Lo stato di necessità vale solo per gli esseri umani e non per i loro amici a quattro zampe. E' quanto afferma la Corte di Cassazione che ha confermato la legittimità di una multa inflitta ad una veterinaria che aveva pigiato un po' troppo il piede sull'acceleratore "per potere arrivare in ambulatorio il prima possibile per salvare un cane da un pericolo grave non altrimenti evitabile". Inizialmente la multa
per eccesso di velocità era stata annullata dal Giudice di pace sulla base del rilievo che alla veterinaria doveva essere applicata l'esimente per avere agito in stato di necessita', avendo violato il Codice della strada per salvare un "essere vivente". Su ricorso del ministero dell'Interno la Corte (Sentenza n. 22365/2008) ha ribaltato la sentenza ricordando che l'esimente dello 'stato di necessita' si può applicare solo per "gli esseri umani" e non per "qualunque essere vivente, inclusi gli animali".

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