Il Garante per la protezione dei dati personali, in occasione della relazione annuale 16.7.2008, ha lanciato un allarme in quanto, allo stato, nel nostro Paese, vi sono ancora troppe intercettazioni e troppa poca tutela della privacy; un uso indiscriminato dei dati raccolti, troppi processi mediatici e troppa commistione fra realtà e reality.
Di fronte a questo scenario, secondo il Garante, il nostro Paese (che risulta ancora molto arretrato sul punto) deve necessariamente far fronte a tali carenze e ciò può avvenire apportando forti e consistenti integrazioni al ddl sulle intercettazioni tese a garantire maggiori misure di protezione.

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