Roma (Adnkronos) - Niente domestici alle lucciole. Aiutarle nella collaborazione domestica, infatti, potrebbe costare una condanna per il reato di favoreggiamento della prostituzione. Lo ha stabilito la Cassazione che ha respinto il ricorso di Antonio V., un pugliese nei confronti del quale era scattata la custodia cautelare 'per aver vigilato le autovetture dei clienti e per aver effettuato le pulizie e acquistato caffe' e sigarette' per due prostitute, Lucia Z. e Lucrezia R. Per i giudici di piazza Cavour un comportamento di questo tipo 'non e' penalmente irrilevante perche' concreta un obiettivo aiuto all'esercizio del meretricio, trattandosi di una condotta attiva diretta a realizzare una forma di protezione dei clienti e funzionalmente orientata a migliorare le condizioni organizzative per l'esercizio della prostituzione'.

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