Cinque ventenni sono stati condannati per violenza sessuale di gruppo alla misura coercitiva della "permanenza in casa". I fatti risalgono al febbraio del 2006 quando i cinque come ricostruisce la sentenza 20551 della Terza Sezione Penale della Cassazione "avevano prima avuto rapporti sessuali con una quattordicenne, avevano ripreso con il telefonino le scene di tali rapporti e successivamente, minacciandola di divulgare il video, l'avevano costretta ad avere rapporti" con uno del branco. Per la Suprema Corte, nel caso di specie sussiste il reato di violenza sessuale di gruppo giacché "non solo tutti gli indagati parteciparono all'episodio della notte del 26 febbraio ma tutti insieme usarono le immagini di quell'episodio filmate con il cellulare per ricattare la ragazza e costringerla cosi' ad avere rapporto" con uno di loro.

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