Inviare un messaggio porno anche di contenuto molesto alla persona sbagliata non costituisce reato. Parola di Cassazione.
I Giudici della Corte hanno infatti respinto le richieste della Procura di Genova che voleva la condanna per molestie nei confronti di un uomo che aveva spedito "messaggini molesti, uno dei quali a contenuto pornografico, tutti di contenuto omosessuale" ad un minorenne.
La prima sezione penale della Cassazione (Sent. 36225/2007) ha rilevato che gli sms erano stati spediti alla persona sbagliata avendo l'imputato memorizzato per errore un numero di cellulare diverso da quello che avrebbe dovuto ricevere gli sms.
La Corte ha bocciato il ricorso della Procura giacché non è possibile rispondere di molestie essendo tale reato di carattere "squisitamente personale a dolo specifico".
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