Sulla base di un'indagine ISTAT (diffusa in questi gorni ma svolta nell'anno 2005), sull'utilizzo da parte degli italiani delle medicine alternative è emerso che il ricorso alle terapie non convenzionali hanno registrato una battuta d'arresto. Se fra il '99 e il 2000, erano ben 9 milioni i connazionali che utilizzavano metodi di cura alternativi nel 2005 sono scesi a circa 7 milioni e 900 mila i cittadini che hanno scelto di affidarsi a queste terapie. La diminuzione e' stata maggiore tra gli uomini mentre è risultato stabile il consumo tra i bambini e i ragazzi fino a 14 anni. L'omeopatia è rimasta in ogni caso la terapia non convenzionale piu' diffusa che risulta utilizzata dal 7% della popolazione. Secondo l'indagine sono soprattutto donne a ricorrere maggiormente alle terapie non convenzionali. La differenza fra i sessi e' maggiore per il ricorso all'omeopatia e alla fitoterapia. Meno per l'agopuntura. E a quanto pare le medicine alternative piacciono di più ai laureati o a persone con un buon livello di cultura. Il 18,7% di laureati o diplomati ne ha fatto uso contro il 13,5% di chi ha solo la licenza media e il 9,2% di ha solo la licenza elementare.

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