La Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione ha stabilito che il "vaffa" non è da considerarsi più un'offesa poiché è divenuta parola di uso comune perdendo il carattere offensivo. In particolare, gli Ermellini hanno osservato che tale espressione è divenuta ormai inflazionata al punto tale di aver perso il suo carattere di ingiuria.
Con questa decisione la Corte ha assolto (perché il fatto non sussiste) un consigliere comunale "reo" di aver rivolto l'"invito" al Vice Sindaco durante una seduta comunale.

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