Esprimere le proprie opinioni innanzi al consiglio di classe può davvero costare caro specialmente se le affermazioni pubblicamente enunciate superano il normale diritto di critica. E' quanto stabilito dalla Cassazione, sezione Lavoro nella sentenza n° 23726 che testualmente recita... omissis ... Per quanto ancora interessa ai fini di questo giudizio, vale a dire la legittimità del licenziamento
, il giudice d'appello riteneva che il comportamento complessivo tenuto dalla dipendente in occasione dell'affidamento di un nuovo incarico di insegnamento di informatica ed, in particolare, le dichiarazioni che aveva fatte pubblicamente al consiglio di classe, avessero superato i limiti del diritto di critica e sconfinassero nell'area dell'illecito comportando la denigrazione dell'istituzione da cui dipendeva. Da qui è scattato il provvedimento disciplinare ed il conseguente licenziamento ritenuto peraltro legittimo dal collegio giudicante in questa fase di giudizio. (Nota di Giovanni Dami). Si ringrazia Eius. LaPrevidenza.it,
Cassazione, Sez.Lavoro, Sentenza 7.11.2006, n. 23726 - Giovanni Dami

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