Il Consiglio dei Ministri, nella riunione dello scorso 4 agosto, ha approvato, su proposta del Ministro dell'Interno, un disegno di legge che aggiorna la normativa sulla cittadinanza modificando la legge n. 91 del 1992. Tale disegno di legge prevede una serie di interventi che prendono in considerazione le varie situazioni che contraddistinguono la presenza degli stranieri nel nostro Paese e, in particolare, i nati nel nostro territorio, i minori che si ricongiungono ai propri familiari in età infantile o adolescenziale, gli stranieri extracomunitari maggiorenni. E' stato quindi stabilito che potrà acquisire il diritto ad avere la cittadinanza italiana
chi è nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri, di cui almeno uno sia legalmente residente in Italia, senza interruzione, da cinque anni al momento della nascita e in possesso del requisito reddituale previsto per il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo. In tutti i casi, fatta eccezione per i bambini, la richiesta di acquisizione della cittadinanza italiana deve essere sottoposta all'accertamento della reale integrazione linguistica e sociale dello straniero nel territorio dello Stato. Tale requisito è esteso anche a chi sposa un italiano.

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