Con il Decreto legislativo del 09.01.2006 n° 5 (pubblicato in G.U. 16.01.2006) è stato approvata la riforma dell'istituto del fallimento e delle procedure connesse. Nel provvedimento (che ha ricevuto parere favorevole delle Commissioni Parlamentari), sono state modificate ampie parti della disciplina contenuta nel regio decreto n. 267 del 1942 (disciplina del fallimento, del concordato preventivo, dell'amministrazione controllata e della liquidazione coatta amministrativa) innovandole in maniera significativa e precedendo l'abrogazione di diverse sue parti (ad es. l'intera disciplina dell'amministrazione controllata) secondo criteri improntati, tra l'altro: all'estensione dei soggetti esonerati dall'applicabilità dell'istituto del fallimento, all'accelerazione delle procedure applicabili alle controversie relative; alla valorizzazione del ruolo e dei poteri del curatore fallimentare e del comitato dei creditori, al ridimensionamento di quelli del giudice delegato; viene introdotta ex novo la disciplina dell'esdebitazione, cioè la liberazione del debitore dai debiti residui nei confronti dei creditori in taluni casi di buona condotta. vai alla legge fallimentare

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