La Cassazione (Sent. n. 14091/2005) ha stabilito che sussiste la responsabilità delle Ferrovie dello Stato per la custodia di tutti i percorsi che i passeggeri devono compiere da quando discendono dal convoglio ferroviario fino all'uscita della stazione stessa
La Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione (Sent. n. 14091/2005) ha stabilito che sussiste la responsabilità delle Ferrovie dello Stato per la custodia di tutti i percorsi che i passeggeri devono compiere da quando discendono dal convoglio ferroviario fino all'uscita della stazione stessa. Nel caso di specie, trattato dalla Corte, il danno si era verificato su una passerella ricoperta da uno strato di ghiaccio e, sul punto, i Giudici del Palazzaccio hanno precisato che "è da escludere l'applicazione al caso de quo dell'art. 2050 c.c. non potendo la fase di uscita dalla stazione a seguito della discesa dal convoglio, ancorchè ricollegabile ad uno specifico aspetto dello svolgimento del servizio ferroviario, costituire attività pericolosa per la natura delle cose o dei mezzi adoperati per il deflusso dei passeggeri". La Corte ha però ammesso come "la passerella faceva parte dell'arredo della stazione ferroviaria, derivandone perciò l'obbligo dell'ente Ferrovie della manutenzione di tale passerella (che nell'occasione dell'incidente era ricoperta da uno strato ghiaccioso) e della custodia della stessa, volte ad evitare danni a quanti dovevano necessariamente servirsene, con conseguente inquadramento della fattispecie in esame, dunque, nell'ambito dell'art. 2051 c.c. Si trattava, infatti, di pertinenza della sede ferroviaria destinata ad assicurare l'attraversamento dei binari, per cui ad essa erano riconducibili, per la sua funzione, l'esigenza e l'onere della vigilanza affinchè dalla pertinenza stessa (passerella), per sua natura o per particolari contingenze, non derivasse danno agli utenti".
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