La denuncia del sindacato dei dirigenti e direttivi della PA sul "colpo di mano" alla sentenza della Corte Costituzionale

di Marina Crisafi - "Si ha intenzione di far passare una ‘manovra' nella manovra stabilizzando nel ruolo dei dirigenti dell'amministrazione fiscale quei soggetti in servizio da almeno 5 anni in area apicale che abbiano svolto negli ultimi otto anni almeno tre anni in funzione di dirigenti con valutazioni positive e abbiano superato un concorso pubblico di ingresso nei ruoli organici dell'A.F.". E' quanto denuncia la Dirstat (sindacato dei dirigenti e direttivi della PA) in una nota a firma del vicesegretario generale Pietro Paolo Boiano, su uno dei tanti emendamenti al vaglio del Parlamento sulla c.d. manovrina.

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Dirstat, un colpo di mano alla sentenza della Consulta che ha dichiarato illegittimi i dirigenti

"Con un colpo di mano finirebbero nel nulla anni di contenzioso dinanzi alla giustizia amministrativa e addirittura con una legge ordinaria verrebbe cancellata la sentenza con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittime, annullandole, tutte le nomine dirigenziali avvenute senza concorso" rincara ancora, senza mezzi termini, Boiano.

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Facendo "rientrare dalla finestra ciò che il giudice delle leggi ha fatto uscire dalla porta" non si tiene conto che "l'obiettivo è quello di garantire il la corretta funzionalità dell'A.F. e quindi il buon esito delle manovre fiscali" prosegue la nota della Dirstat, che da tempo segue l'annosa questione, spendendo "la propria assistenza in favore di quei soggetti ingiustamente penalizzati".

L'avvisaglia "c'era già stata al tempo del decreto "Milleproroghe" che prorogò al 31.12.2017 l'attivazione delle procedure concorsuali dei dirigenti. C'è stata pure l'invenzione delle Posizioni Organizzative Speciali di cui all'acronimo POS-POT, sempre mirando ad aggirare il pronunciato della Consulta. Si vede però che i tentativi fatti vengono giudicati insufficienti, se non maldestri, e allora si mette in campo un escamotage e lo si inserisce in un testo di legge come a voler dare la veste di legalità a ciò che è già stato dichiarato illegale" conclude la nota, annunciando una guerra senza esclusione di colpi "per fermare una ennesima bruttura".


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