Il Miur "apre" al pasto portato da casa inviando una circolare a tutti gli istituti purché vengano evitate le situazioni di criticità
di Gabriella Lax - Sì al panino a scuola. Sarà possibile consumare cibi preparati a casa purché vengano evitate "situazioni di criticità". Arriva l'apertura al pasto domestico nelle scuole da parte del ministero dell'Istruzione, dopo la sentenza di giugno della Corte d'Appello di Torino che riconosceva agli studenti delle scuole elementari e medie il diritto al pasto domestico a seguito del ricorso preparato dai genitori (leggi: "Mensa scolastica non obbligatoria: si può portale il panino da casa").  Il Miur, in una circolare dei giorni scorsi (la n. 348/2017 qui sotto allegata), ha invitato pertanto gli istituti scolastici a valutare «le soluzioni idonee a garantire la fruizione del cd pasto domestico e l'erogazione del servizio mensa, assicurando la tutela delle condizioni igienico sanitarie e il diritto alla salute». Ed ancora, per non correre il rischio di contaminazioni ed evitare «eventuali fonti di pericolo», raccomanda il Miur di «attivare procedure atte ad evitare possibilità di scambio di alimenti» e di adottare «precauzioni analoghe a quelle adottate nell'ipotesi di somministrazione dei cosiddetti pasti speciali». 

Sarà possibile dunque consumare un panino o un qualsiasi alimento portato da casa nei locali destinati alla mensa scolastica purché vengano impiegati gli stessi accorgimenti previsti per la fruizione del "pasto speciale" ovvero quello riservato ai bambini con allergie o che, per motivi religiosi, non consumano determinati alimenti. 

Si tratta di un primo passo avanti su una questione da tempo irrisolta, in attesa che il Ministero elabori linee guida valide su tutto il territorio nazionale.

Miur, circolare n. 348/2017

Foto: 123rf.com
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