I lavoratori prossimi alla pensione di vecchiaia hanno diverse opportunità per uscire dal lavoro prima. Ecco quando si può andare in pensione anticipata

Pensione anticipata 2021

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La pensione anticipata ordinaria richiede dei requisiti che nel corso degli anni si modificano, per adeguarsi alle aspettative di vita.

Vediamo quindi i requisiti richiesti per poterne beneficiare nel 2021:

  • donne: 41 anni e 10 mesi di anzianità contributiva
  • uomini: 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva

Con applicazione delle finestre mobili, tuttavia, per la decorrenza per il pensionamento anticipato occorre attendere 3 mesi dalla maturazione dei requisiti.

Si precisa che il sistema di calcolo della pensione anticipata è il seguente:

  • retributivo sino al 31 dicembre 2011 e contributivo per il periodo successivo per coloro che possiedono almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995
  • retributivo sino al 31 dicembre 1995 e contributivo per il periodo successivo per coloro che possiedono meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995
  • interamente contributivo per coloro che hanno iniziato a maturare contributi successivamente al 31 dicembre 1995.

Chi intende usufruire della pensione anticipata non subisce penalizzazioni.

Leggi anche Pensione 2021: come uscire in anticipo dal lavoro

Tabella pensione anticipata

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Abbiamo appena visto i requisiti di anzianità contributiva previsti per l'accesso alla pensione anticipata per il 2021. E' tuttavia utile, per avere una panoramica completa, elaborare una tabella che tenga conto anche delle annualità precedenti.

Dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012

  • donne: 41 anni e 1 mese
  • uomini: 42 anni e 1 mese

Dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2013

  • donne: 41 anni e 5 mesi
  • uomini: 42 anni e 5 mesi

Dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2015

  • donne: 41 anni e 6 mesi
  • uomini: 42 anni e 6 mesi

Dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2020

  • donne: 41 anni e 10 mesi
  • uomini: 42 anni e 10 mesi

Dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021

  • donne: 41 anni e 10 mesi
  • uomini: 42 anni e 10 mesi

Come si vede, nel 2021 non ci sono stati gli adeguamenti alle speranze di vita originariamente previsti, con la conseguenza che le condizioni per chiedere la pensione anticipata sono i medesimi del quinquennio 2016-2020. Il blocco degli adeguamenti è stato disposto dal d.l. n. 4/2019 sino al 2026.

Pensione anticipata donne

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La pensione anticipata ordinaria prevede dei requisiti più favorevoli per le donne.

Le lavoratrici, tuttavia, hanno a propria disposizione un ulteriore opzione che consente l'uscita dal lavoro, dedicata esclusivamente a loro: la cd. opzione donna.

L'anticipo pensionistico è ottenuto in cambio del ricalcolo contributivo della pensione.

I requisiti per poter accedere all'opzione donna sono:

  • il possesso di 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2020,
  • il compimento di 58 anni di età o di 59 anni di età, a seconda che si tratti di lavoratrici dipendenti o autonome, entro il 31 dicembre 2020.

La liquidazione della pensione non è liquidata immediatamente a partire dalla data di maturazione dell'ultimo requisito ma solo dopo il decorso di un periodo, denominato finestra, che è pari a 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e a 18 mesi per le lavoratrici autonome.

Quota 100

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A fianco alla pensione anticipata ordinaria, dal 2019 esiste un nuovo trattamento anticipato: la cd. quota 100.

Si tratta, in sostanza, della possibilità di uscire dal lavoro riconosciuta a coloro che possano vantare una somma di età contributiva e anagrafica pari a 100, prevista in via sperimentale per il triennio 2019-2021 e liquidata per la prima volta ad aprile 2019.

I requisiti ulteriori richiesti ai quota 100 per poter uscire dal lavoro sono:

  • età anagrafica minima pari a 62 anni
  • contribuzione minima pari a 38 anni

Calcolo della pensione anticipata quota 100

Il calcolo della pensione anticipata quota 100 avviene con le seguenti modalità:

  • retributivo sino al 31 dicembre 2011 e contributivo per il periodo successivo per coloro che possiedono almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995
  • retributivo sino al 31 dicembre 1995 e contributivo per il periodo successivo per coloro che possiedono meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995
  • interamente contributivo per coloro che hanno iniziato a maturare contributi successivamente al 31 dicembre 1995.
Per approfondimenti vai alla guida Pensioni quota 100

Ape: l'anticipo pensionistico

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A seguito della riforma del sistema previdenziale, inaugurata con la manovra di bilancio 2017 (leggi La manovra è legge: le novità punto per punto), oggi coloro che vogliono anticipare la data del loro pensionamento possono scegliere anche per due tipologie di prestito, la c.d. Ape sociale e la Rita. Originariamente erano previste anche altre declinazioni di APE, ovverosia l'APE aziendale e l'APE volontaria, che attualmente risultano tuttavia superate.

Ape sociale

I requisiti per accedere all'APE sociale sono rappresentati dal compimento di 63 anni di età e dal versamento di 30 anni di contributi. L'anticipo è a carico dello Stato.

Destinatari, infatti, sono i lavoratori che si trovano in particolari condizioni socio-economiche, ovverosia i disoccupati a seguito di licenziamento anche collettivo o di dimissioni per giusta causa, coloro che sono disoccupati a seguito di risoluzione consensuale del rapporto e che hanno completato da almeno tre mesi la prestazione loro spettante in forza della disoccupazione, coloro la cui capacità lavorativa si sia ridotta con un'invalidità civile almeno pari al 74%.

Infine possono chiedere l'Ape sociale (questa volta però con almeno 36 anni di contributi alle spalle) anche i lavoratori dipendenti che, da almeno sei anni, svolgono ininterrottamente delle attività difficoltose e rischiose, specificate dalla legge.

Anche l'Ape sociale non spetta a coloro che sono già titolari di pensione diretta e, in ogni caso, è subordinata alla cessazione dell'attività lavorativa.

Va inoltre precisato che essa non è compatibile con i trattamenti di sostegno al reddito né con l'indennizzo per la cessazione dell'attività commerciale e decade se il beneficiario raggiunge i requisiti per la pensione anticipata.

Legge 104 e pensione anticipata

All'anticipo pensionistico tramite Ape social possono accedere anche coloro che, al momento della richiesta, prestano assistenza a uno dei seguenti soggetti:

  • coniuge
  • parte dell'unione civile
  • parente di primo grado convivente

affetto da handicap in situazione di gravità ai sensi della legge 104.

Al beneficio possono accedere anche coloro che assistono un parente o un affine di secondo grado convivente e affetto da handicap in situazione di gravità quando i genitori o il coniuge dell'assistito siano affetti anche loro da patologie invalidanti, abbiano compiuto 70 anni di età o siano deceduti o mancanti.

Rita

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Oltre all'APE, un altro interessare strumento per la pensione anticipata è rappresentato dalla RITA (Rendita integrativa temporanea anticipata).

Leggi Come funziona la Rita

Si tratta, sostanzialmente, di un meccanismo che consente di andare in pensione prima del previsto attingendo al capitale accumulato nel proprio fondo di previdenza integrativa e rinunciando, così all'integrazione all'assegno pensionistico futuro.

Chiaramente, quindi, l'importo della rendita anticipata è collegato all'ammontare dei versamenti al fondo di previdenza complementare e agli anni di iscrizione allo stesso.

Valeria Zeppilli

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