Il Tribunale di Milano accoglie la richiesta del genitore non collocatario. L'affido condiviso va garantito in concreto

di Lucia Izzo - L'affido condiviso deve essere garantito in concreto: ciò significa che deve essere accolta la richiesta del padre separato che desiderìa vedere i bambini a weekend alternati, dal sabato mattina alla domenica sera, in quanto non è per lui possibile incontrarli in altri giorni.


Lo ha precisato il Tribunale di Milano, in un'ordinanza pubblicata dalla nona sezione civile (giudice Buffone), chiarendo che in caso di contrasto tra i genitori, derivanti da semplici inconvenienti di fatto, il giudice dovrà preferire la proposta del non collocatario.


Tra le priorità del giudicante a seguito dell'intervenuto scioglimento del vincolo coniugale, infatti, emerge in particolare il dover garantire al minore di crescere in un ambiente sano, assicurandogli rapporti continuativi con la famiglia tranne nel caso in cui questi siano controproducenti.


Poiché il genitore collocatario trascorre con i figli gran parte dei momenti della loro quotidianità, ad esempio il risveglio, il ritorno da scuola, i pasti e il tempo libero, l'altro genitore ha possibilità di godersi i bambini solo in momenti sparsi, con incontri programmati.


Queste modalità di frequentazione appaiono deteriori rispetto a quelle dell'ex, pertanto, il giudice in caso di contrasto deve intervenire con una regolamentazione rigida sotto l'egida del principio di bigenitorialità: questo, osserva il Tribunale, non può esaurirsi in astratto nella clausola formale dell'affido condiviso, ma deve consistere nello "stare insieme" in concreto.


Pertanto, deve essere accolta la richiesta del padre di trascorrere con i figli il fine settimana, non avendo possibilità nei giorni feriali.


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