La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione (sent. n. 46764/04) ha ribadito il principio secondo cui l'uso di sostanze dopanti nello sport va punito in ogni caso. Più precisamente, i Giudici della Suprema Corte ha stabilito che sono punibili anche gli atleti trovati positivi ai controlli antidoping prima del 27/12/02, data dell'entrata in vigore del decreto ministeriale integrativo della normativa contro l'uso di sostanze dopanti, in quanto la data di entrata in vigore del decreto ?non può condizionare l'operatività delle norme introduttive dei reati di doping?. Sul punto si legge ancora nella sentenza che con l'entrata in vigore della legge n. 376/00, ?sono considerati reati di doping sportivo la somministrazione o l'assunzione di farmaci o di sostanze bilogicamente o farmacologicamente attive, nonché la sottoposizione a pratiche mediche non giustificate da condizioni patologiche ed idonee a modificare le condizioni psicofisiche o biologiche dell'organismo al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti?. Infine, la Suprema Corte ha stabilito che gli atleti risultati positivi ai controlli antidoping sono punibili anche se la Commissione non ha ancora predisposto l'elenco delle sostanze vietate.

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