Dall'indagine IVASS 2016 emergono le problematiche e le criticità delle assicurazioni nelle forniture di energia e acqua, spesso occulte e con indennizzi rifiutati. In allegato un approfondimento

di Roberto Paternicò - L'IVASS (l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) ha pubblicato una recente indagine sulle polizze assicurative abbinate ai servizi di erogazione di energia (luce, gas e acqua) da cui é emerso un ampio fenomeno di cross selling con l'abbinamento di coperture assicurative ai servizi energetici.

Gli aspetti più problematici per i consumatori risultano connessi alle modalità dell'offerta, alla conoscenza dell'esistenza delle polizze e, quindi, alla possibilità di attivarle in caso di bisogno.

Dalle verifiche effettuate si sono resi necessari interventi verso le Imprese di assicurazione per rivisitare sia le condizioni contrattuali che le politiche assuntive e liquidatorie al fine di rafforzare il livello di tutela dei consumatori.

Un generale processo di rivisitazione dei rapporti commerciali tra gli assicuratori e i fornitori di energia per rimodulare le offerte e la gestione dei sinistri per una maggiore trasparenza, correttezza ed efficienza verso i consumatori.

La dimensione del fenomeno, già nel 2014, evidenziava:

- 2 milioni di utenti assicurati in bolletta;

- 33 milioni di euro di premi raccolti dalle imprese di assicurazione.

Le caratteristiche delle coperture assicurative osservate dall'IVASS nel settore dell'energia sono varie. Dall'assistenza tecnica presso l'abitazione per guasti agli impianti elettrici (quadro elettrico, interruttore, etc.) e fuga di gas (dopo il contatore, dalle tubazioni di alimentazione all'interno dell'abitazione), sino ad altri tipi di assistenza quali: l'invio d'urgenza di un idraulico, fabbro, tapparellista, vetraio, riparatore di elettrodomestici.

Le spese d'albergo in caso di necessità ed il rimborso delle bollette pagate dall'assicurato in un determinato periodo nei casi di perdita involontaria del lavoro o d'intervenuta invalidità e/o inabilità.

Nel settore idrico, invece, è assicurato il rimborso di costi anomali derivanti da perdite occulte di acqua, eccedenti a percentuali prefissate di consumi medi storici che fungono da franchigia.

Le polizze prevedono, però, diversi casi di esclusione o limitazione dell'assicurazione ovvero oneri a carico dell'assicurato che rendono difficile l'indennizzo, al momento del sinistro.

Nel settore dell'energia, la causa prevalente di rigetto del danno risiede per lo più in significative cause di esclusione previste in polizza e che potrebbero non essere conosciute dal consumatore. Ad esempio, la garanzia di assistenza tecnica non si attiva: a causa dell'inaccessibilità dell'abitazione da passo carraio; perché l'impianto non é predisposto a norma; per la non corretta e continua manutenzione oppure per guasti preesistenti.

Nel complesso i casi di diniego della prestazione assicurativa si attestano intorno al 92% (per elettricità) e al 97% (per il gas).

Nel settore idrico, invece, la non liquidazione dell'indennizzo é attribuibile alla franchigia che in alcuni casi risulta molto elevata (sino al 70/75% dei consumi medi storici), per cui la perdita d'acqua eccedente la franchigia è molto remota.

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