Dai da bere ad un ubriaco? Il giudice puo' imporre la chiusura temporanea del bar anche se a somministrare la bevanda alcolica non e' il titolare ma un aiutante barista. La linea dura arriva dalla Corte di Cassazione che ha reso definitiva 'la sospensione dell'esercizio' di un bar di Piacenza 'per 15 giorni', confermando l'ammenda di 517 euro nei confronti di Antonella L., 'rea' di aver somministrato ad una persona in evidente stato di ebbrezza una bevanda alcolica. Per la Suprema Corte per determinare la chiusura temporanea di un bar 'non e' necessario che il colpevole sia anche l'esercente del pubblico esercizio', basta che chi e' di servizio al bancone faccia finta di non accorgersi della 'ubriachezza' del cliente. Condannata dal giudice di pace
di Piacenza nel settembre del 2003 Antonella L. si e' rivolta alla Cassazione lamentando l''erronea applicazione dell'art. 691 Cp, in quanto il fatto non rientrava nellanorma contestata, la quale prevede l'ubriachezza e non l'ebbrezza prevista dal Codice della strada come fatto punibile. La difesa dell'imputata ha protestato inoltre contro la sanzione della chiusura del bar sostenendo di non essere la titolare dell'esercizio pubblico, ma soltanto l'amica della titolare sostituita temporaneamente. La quinta sezione penale non ha condiviso questi ragionamenti e ha respinto il ricorso di Antonella. Scrive il relatore Giuseppe Pica che 'la manifesta ubriachezza puo' essere accertata senza dover far ricorso ad accertamenti tecnici, essendo sufficiente, a tal fine, la sua immediata o diretta rilevabilità con riguardo al sintomatico comportamento tenuto dal soggetto'.

Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: