Il Garante per la protezione dei dati personali (Newsletter 31 maggio- 6 giugno 2004) ha reso noto di aver condannato un noto gestore telefonico per aver diffuso il numero di telefono (inclusione del numero nell'elenco cartaceo e on line) di un abbonato che invece aveva richiesto un numero riservato per motivi di sicurezza personale. Nel provvedimento il Garante ha inoltre stabilito che l'abbonato ha diritto di chiedere, in sede civile, il risarcimento del danno anche non patrimoniale e che, la società telefonica, per non essere condannata, deve dimostrare di aver adottato tutte le misure idonee per evitare la verificazione del danno all'abbonato.

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