Sembra paradossale in tempi di crisi e di disoccupazione che avanza, ma c'è un lavoro che vale 55mila euro l'anno e nessuno si candida

di Marina Crisafi - Sembra paradossale in tempi di crisi e di disoccupazione che avanza, ma c'è un lavoro che vale 55mila euro l'anno e nessuno si candida.

La notizia arriva dal Regno Unito ed è stata evidenziata in questi giorni dal Daily Mail (vedi: "It pays £40,000 a year but no one wants to do it: Why being a 'chick sexer' is the hardest job in Britain").

In sostanza, si tratterebbe di "mettere" le mani tra una moltitudine di pulcini appena nati per selezionarli, distinguendo i maschi dalle femmine, ma nessuno sembra propenso ad accettare "l'ingrato" compito.

In realtà, il mestiere non è poi così semplice (occorre un training formativo di tre anni) e neanche "moralmente" accettabile: i maschi scartati, infatti, finiranno al macello mentre le femmine negli allevamenti per la produzione di uova. Il lavoro, inoltre, va eseguito in tempi record (tra gli 800 e i 1.000 pulcini l'ora, dunque, circa 4 secondi a pulcino) e sulla base delle minuscole differenze genitali, mantenendo standard elevati difficili da sostenere nel lungo periodo e con margini di errore pari quasi a zero (la precisione richiesta è di circa il 97-98%).

Secondo il tabloid britannico si tratta del lavoro meno ambito in tutta la Gran Bretagna, tanto che, sulla base di quanto denunciato dalla British Poultry Council (l'associazione che raggruppa gli allevatori di pollame, ndr), sembra vi siano soltanto 100-150 addetti in tutto il Paese e che le imprese del settore siano riuscite a formare solo uno "specialista" lo scorso anno e zero l'anno precedente, andando incontro ad una grave crisi di personale che minaccia l'intero comparto dell'export.


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