Il Movimento 5 Stelle, dopo avere evidenziato che l'annunciata riforma di Equitalia da parte del premier da attuarsi entro la fine del 2014 è rimasta sulla carta, chiede la chiusura di Equitalia, definita dal Movimento un "moloch burocratico-criminale che spreca denaro pubblico, vessa i piccoli contribuenti onesti e protegge i grandi evasori". E, come extrema ratio, il Movimento parla -se dovesse essere necessario- di muratura dell'ingresso delle sedi per non permettere alle cartelle pazze di uscire dagli uffici.
A sostegno di questa proposta destinata a far parlare, sul blog di Beppe Grillo vengono citati una serie di dati: in primo luogo, Equitalia utilizza il principio dell'aggio (arrivato anche al 9%, per poi scendere all'8%) su un'attività come la riscossione. In secondo luogo, i crediti che Equitalia deve riscuotere si attestano intorno ai 545 miliardi di euro e si stima che il 90% di questi crediti siano oramai inesigibili. In terzo luogo, Equitalia conta circa ottomila dipendenti (di cui duemila in esubero) e cinquemila collaboratori esterni: le sole retribuzioni impegnano il 50% del fatturato.
In particolare, il Movimento chiede, oltre all'abolizione di Equitalia e al riassorbimento del personale presso l'Agenzia delle Entrate, l'annullamento degli interessi, delle more, degli aggi e delle sanzioni per il ritardato o il mancato pagamento delle cartelle e l'applicazione di un tasso di interesse standard unico pari all'Euribor a 12 mesi.

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