Il governo ha fatto dietro front sull'Imu esentando totalmente dal pagamento della tassa 3.456 comuni (contro i 1.498 precedenti) e parzialmente altri 655, sulla base dei criteri fissati dall'Istat

Dopo le polemiche dei giorni scorsi da parte dei comuni e delle associazioni del mondo agricolo e la mancata concessione della sospensiva da parte del Tar, a 3 giorni dalla scadenza del tributo (fissata per oggi), il governo ha fatto dietro front sull'Imu esentando totalmente dal pagamento della tassa 3.456 comuni (contro i 1.498 precedenti) e parzialmente altri 655, sulla base dei criteri fissati dall'Istat.

Sotto accusa erano proprio i criteri adottati per l'imposta dello scorso anno, calcolata su parametri altimetrici che non tenevano conto delle peculiarità dei territori e delle coltivazioni, stabilendo un'esenzione indifferenziata solo per i territori montani al di sopra dei 600 metri di altitudine e per i terreni coltivati da imprenditori agricoli professionisti e coltivatori diretti, e prevedendo invece il pagamento totale dell'imposta per tutti gli altri.

Nel Consiglio dei ministri n. 46, convocato d'urgenza venerdì il Governo ha deciso di correggere il tiro, propendendo per i parametri della c.d. "montagna legale" stabiliti dall'Istat e ampliando di fatto la platea degli esenti.

Il decreto legge approvato prevede, infatti, che per il 2015, l'esenzione dell'imposta municipale propria sarà totale per:

·    -    i terreni agricoli, anche non coltivati, ubicati nei comuni classificati come totalmente montani, come riportato dall'elenco dei Comuni italiani predisposto dall'Istat;

·    -   i terreni agricoli, anche non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, ubicati nei comuni classificati come parzialmente montani, come riportato dall'elenco dei Comuni italiani predisposto dall'Istat.

I criteri suddetti varranno anche per l'imposta 2014, comunque non dovuta per quei terreni esenti in base al decreto del Mef del 28 novembre scorso.

Per tutti gli altri, è stata decisa una proroga dei pagamenti al 10 febbraio prossimo. 


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