Nel pdf qui sotto allegato un approfondimento sulla normativa europea e le novità in discussione.

di Roberto Paternico'. Secondo quanto si legge nella dichiarazione dei diritti in Internet (nel testo elaborato dall'apposita commissione costituita presso la camera dei deputati) "Internet ha contribuito in maniera decisiva a ridefinire lo spazio pubblico e privato, a strutturare i rapporti tra le persone e tra queste e le Istituzioni. Ha cancellato confini e ha costruito modalità nuove di produzione e utilizzazione della conoscenza. Ha ampliato le possibilità di intervento diretto delle persone nella sfera pubblica. Ha modificato l'organizzazione del lavoro. Ha consentito lo sviluppo di una società più aperta e libera. Internet deve essere considerata come una risorsa globale e che risponde al criterio della universalità".

L'Unione europea è oggi la regione del mondo dove è più elevata la tutela costituzionale dei dati personali, esplicitamente riconosciuta dall'articolo 8 della Carta dei diritti fondamentali.

Secondo l'art.16, paragrafo 1 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, ogni persona ha diritto alla protezione dei dati di carattere personale che la riguardano. Ed è compito e potere del Parlamento europeo e del Consiglio adottare norme relative alla protezione dei dati di carattere personale delle persone fisiche e quelle relative alla libera circolazione di tali dati. 


Saranno poi le Autorità indipendenti a vigilare sul rispetto delle norme. 


Sono tante le novità attualmente in discussione sui diritti e doveri in Internet. Si va dal diritto all'oblio, alla necessità di un consenso esplicito al trattamento dei dati dell'interessato, all'introduzione della figura obbligatoria del responsabile della protezione dei dati per il settore pubblico e per le grandi imprese.


Con la Carta dei diritti fondamentali, ogni persona ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e delle proprie comunicazioni ed alla protezione dei dati di carattere personale che la riguardano.

I dati devono essere trattati secondo il principio di lealtà, per determinate finalità ed in funzione  del consenso dell'interessato. 

Ogni persona ha il diritto di accedere ai dati raccolti che la riguardano e di ottenerne la rettifica. La sfera della riservatezza personale è protetta, anche, dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU) stipulata dagli Stati membri del Consiglio d'Europa.


La Corte di giustizia europea é intervenuta sulla direttiva ed oggi sono in corso i lavori di rivisitazione della normativa che vede impegnati il Parlamento e la Commissione europea.


Nel pdf, qui sotto allegato, un approfondimento sulla normativa europea e le novità in discussione.


Dott.Roberto Paternico'

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Rubrica Diritto ed Economia



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