Dopo la presentazione da parte dell'Esecutivo della Legge di Stabilità 2015 che procrastina al 2017 il raggiungimento del pareggio di bilancio, non si è fatta attendere la reazione della Commissione

Dopo la presentazione da parte dell'Esecutivo della Legge di Stabilità 2015 che procrastina al 2017 il raggiungimento del pareggio di bilancio, non si è fatta attendere la reazione della Commissione europea che ha inviato al governo italiano una lettera con cui chiede di fornire chiarimenti in ordine alla Legge di Stabilità e, in particolare, di esplicare "come l'Italia potrebbe garantire il pieno rispetto dei suoi obblighi di politica finanziaria" per il 2015. 


Il passaggio chiave nel testo della lettera si individua nel seguente punto: "La strategia di bilancio dell'Italia, che pure s'inserisce nel contesto delle riforme strutturali, rinvia il raggiungimento degli obiettivi di bilancio di medio termine al 2017, violando così le regole del Patto di stabilità, in particolare quelle sul debito. La Commissione, già in contatto con l'Italia con cui intende proseguire il dialogo, chiede le ragioni di questa decisione".

Nonostante la missiva fosse contrassegnata come strettamente riservata, il testo è stato pubblicato sul sito del Ministero dell'Economia. Il Presidente uscente della Commissione Ue Barroso ha espresso un forte disappunto per la pubblicazione della lettera.

Il Premier, giunto a Bruxelles per il Consiglio Europeo, ha replicato che già il Financial Times aveva parlato della lettera (inviata tra l'altro anche alla Francia) e che la pubblicazione risponde ad un'esigenza di totale open transparency nei confronti dei cittadini. Matteo Renzi chiarisce che, nel quadro di una manovra da 36 miliardi e di un bilancio da 800 milioni, reperire uno o due miliardi corrisponderebbe a un piccolissimo sforzo.


- Il testo della lettera (in lingua inglese) (PDF)

- Il testo tradotto in Italiano (PDF)


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