Dr. Carmelo Cataldi

Che gli Italiani e il Governo "Renzi" continuano ad avere una lunga luna di miele politica lo dimostrano i numeri delle ultime elezioni europee e amministrative di maggio.

Ancora oggi nei sondaggi questo rapporto idilliaco continua ad avere numeri veramente incoraggianti per il primo Ministro  Renzi, tanto che lo stesso, rinvigorito dalla ultima tornata amministrativa, si spinge a promesse sempre più eclatanti e allentanti a livello elettorale.

Nella realtà si verifica però un fenomeno veramente strano e fuorviante che mette in discussione questo tipo di rapporto di amore dei cittadini verso il proprio Governo e che soggettivamente è fondato su una spinta emotiva generale, ma oggettivamente sembra invece poggiare sempre di più su un rapporto psicologico malato.

Come dal Primo Ministro tanto proclamato, subito dopo la sua nomina (perchè non eletto a seguito di regolare tornata elettorale), il suo Governo non sarebbe stato un Governo delle tasse, ma anzi sarebbe stato ricordato come quello che ha avrebbe messo soldi nelle tasche degli italiani.

Da spalla gli ha fatto sin dalle prime battute l'attuale Ministro dell'Interno, On. Angelino Alfano, il quale, anche quando ha fatto parte del Governo Letta, ha sempre affermato che mai sarebbe entrato in un Governo che avrebbe introdotto nuove tasse, anzi che avrebbe fatto della sua posizione all'interno del Governo uno scudo da frapporre tra gli Italiani e le tasse.

Purtroppo i fatti ancora una volta smentiscono le parole, ovvero i comportamenti di questi politici smentiscono nei fatti le loro parole a suo tempo, ma ancora oggi, utilizzate per imbonire la folla.

Se ancora vi fosse stato motivo di giustificazione per l'entrata in vigore della Tasi, che ha più che raddoppiato l'imposizione fiscale su tutti gli immobili che non sono prima casa e su questa fatto il gioco delle tre carte con cui si è mantenuto l'abbattimento dell'IMU, ma con la IUC si è introdotta la Tasi che altro non è che una Imu caricata del 5% della rendita catastale, lo stesso non si può più accettare quando si pensa che forse il prossimo anno vi sarà un aumento tout court del 10% sulla tassa automobilistica.

Tutto questo aldilà della confusione tributaria in cui è stata  lasciata la platea di contribuenti a causa di balzelli burocratici e amministrativi e per cui ad oggi ancora non si conoscono bene i termini di pagamento di quella tripartizione che viene definita IUC e cioè la Tasi, l'Imu e la Tari.

Ma se dubbi esistevano ancora fino a ieri, oggi gli stessi vengono spazzati via dall'ennesimo aumento del Contributo Unificato previsto per il processo civile, aumento introdotto con l'articolo 53 del dl 90/2014 (Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari.).

In questo provvedimento d'urgenza, dopo una prosaica enunciazione di principi ed obiettivi tra i più mirabolanti quali: " la straordinaria necessita' e urgenza di emanare disposizioni volte a favorire la piu' razionale utilizzazione dei dipendenti pubblici, a realizzare interventi di semplificazione dell'organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici e ad introdurre ulteriori misure di semplificazione per l'accesso dei cittadini e delle imprese ai servizi della pubblica amministrazione", nonché " la straordinaria necessita' ed urgenza di introdurre disposizioni volte a garantire un miglior livello di certezza giuridica, correttezza e trasparenza delle procedure nei lavori pubblici, anche con riferimento al completamento dei lavori e delle opere necessarie a garantire lo svolgimento dell'evento Expo 2015;" e "altresi' la straordinaria necessita' ed urgenza di emanare disposizioni per l'efficiente informatizzazione del processo civile, amministrativo, contabile e tributario, nonche' misure per l'organizzazione degli uffici giudiziari, al fine di assicurare la ragionevole durata del processo attraverso l'innovazione dei modelli organizzativi e il piu' efficace impiego delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione", cosa ha pensato bene d'introdurre il Governo delle "no tasse"? Ma un aumento del Contributo Unificato, in un range che va dal 15 al 20% per scaglione e giustamente ancora una volta per fare inghiottire la medicina amara delle tasse si è pensato bene di camuffarlo come "Norma di copertura finanziaria"!

Ormai è talmente palese l'equilibrismo posto in maniera sistematica che ci si pone seriamente il dubbio che questo tanto conclamato amore idilliaco tra gli Italiani e Renzi sia proprio invece un rapporto malato di sudditanza psicologica che in altri ambiti è definito, ormai comunemente, come sindrome di Stoccolma.

Per chi non conosce tale sindrome, la si può sinteticamente definire come quella patologia che s'instaura durante uno stato costrittivo e di limitazione della propria libertà personale, tra sequestrato e carceriere.

Aldilà di qualche sussulto di categoria e relativo ad un aspetto particolare di tassazione, in questo caso appunto quello del Contributo Unificato, avuto eccezionalmente da alcuni avvocati amministrativisti, che hanno proposto recentemente ricorso alla CEDU avverso l'abnormità del carico tributario previsto per i procedimenti amministrativi, ma sarebbe ugualmente possibile per quelli civili e paradossalmente tributari (cioè quelli per cui per dirimere una questione relativa ai tributi processuali bisogna pagare per ricorrere), e incidentalmente da un accoglimento d'istanza cautelare del TAR Trento in questa materia dell'altro ieri (N. 00058/2014 REG.PROV.CAU. N. 00183/2014 REG.RIC.), per il resto tutta l'Italia tifa per il Governo Renzi! 

Pertanto, fino a quando non avverrà, da parte di "terzi", perché da soli è per definizione impossibile provvedere, una liberazione psicologica dallo stato patologico in cui versa la maggioranza del popolo italiano, con le conseguenze di natura politica e governativa prevedibili, saremo costretti ancora a subire un'ulteriore e più generale pressione fiscale, camuffata come sempre attraverso proclami narcotizzanti e da una complice gran cassa mediatica.

Dr. Carmelo Cataldi


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