Via libera del ministero della Giustizia ai regolamenti sulla difesa d'ufficio e sulle specializzazioni

Una accelerazione alla riforma forense arriva dal via libera del Guardasigilli ai regolamenti sulla difesa d'ufficio e sulle specializzazioni, i cui schemi sono stati inviati per i relativi controlli al Consiglio di Stato, alle competenti commissioni parlamentari e al Consiglio Nazionale Forense. 


In una nota diffusa dal Ministero della Giustizia si evidenzia che la ratio che informa i regolamenti è quella di garantire l'efficienza e l'economicità della difesa e di tutelare situazioni di rilievo costituzionale, alla luce degli articoli 24 e 111 della Carta fondamentale.

Una prima e significativa novità attiene all'introduzione della figura professionale dell'avvocato specialista in una determinata area giuridica: il titolo di specialista è attribuito ai professionisti che abbiano frequentato appositi corsi formativi di durata biennale oppure ai legali con un'anzianità di iscrizione all'albo di almeno otto anni continuativi, sempre che dimostrino di essere muniti di capacità ed esperienza in un certo ambito del diritto. 

Il regolamento introduce, poi, novità in materia di difesa d'ufficio, rivedendone i criteri e le modalità di accesso. 

Il regolamento, per garantire stabilità e competenza nella difesa tecnica, prevede una lista unica e consente agli imputati che non abbiano nominato un legale di fiducia di essere assistiti da avvocati con una professionalità tale da assicurare l'effettività della difesa. 

Le riforme sono state accolte positivamente sia dal Consiglio Nazionale Forense (che si è impegnato a formulare quanto prima il parare sui testi licenziati), sia dal Presidente dell'Unione delle Camere penali che sottolinea come i regolamenti costituiscano passaggi importanti per l'effettività della difesa del cittadino.


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