La data del 13 Febbraio 2014 non sarà certamente dimenticata facilmente dal Belgio. Segna, infatti, il passaggio, in tema di eutanasia, da una libertà decisionale riservata agli adulti, alla scelta volontaria di un bambino senza limiti di età. E' ciò che ha deciso il 13 febbraio 2014 la Camera dei deputati in Belgio, con la modifica della legge del 28 maggio 2002. 


Estendendo ai minori una scelta, difficile e sofferta, come quella di rinunciare alla vita, ha reso possibile legalmente ciò che fino ad allora era consentito solo agli adulti. L'eutanasia per i minori in realtà è già riconosciuta in altri Paesi: l'Olanda ad esempio, l'ammette già da tempo, sebbene con un limite di età ben prefissato (dai 12 anni compiuti). 


In questi casi il compito più difficile spetta ai genitori, saranno loro infatti a dover acconsentire a una tale richiesta. Potrà, infatti, essere un bambino di qualunque età, con una malattia in fase terminale a chiedere l'eutanasia, ma sempre con il benestare di entrambi i genitori. Naturalmente per richiedere l'eutanasia è necessario che la malattia sia in fase terminale e che comporti sofferenze non alleviabili.

Il dovuto intervento di uno psicologo, avrà il delicato compito di valutare la capacità di giudizio del bambino e potrà cercare di alleviare le sofferenze di chi dovrà materialmente decidere della vita del proprio figlio. 

Dal 27 Novembre 2013, con l'approvazione del Senato, si era riaperto un acceso il dibattito in ambito politico. Con la decisione finale della Camera dei Deputati la possibilità per un minore di qualunque età di decidere legalmente di togliersi la vita è oramai legge.

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