Nel blog di Beppe Grillo, il leader del Movimento Cinque stelle, si denuncia che nella Legge di Stabilità sono presenti numerose norme dirette a favorire, direttamente o indirettamente, le lobby.

Il quadro che emerge osservando i numerosi emendamenti presentati è quello di un disegno posto in essere dalla partitocrazia e volto a far convergere centinaia di milioni di euro verso la casta

E si tratterebbe di un intervento contra legem visto che la normativa fa espresso divieto di inserire nella Legge di Stabilità "interventi di natura localistica o micro settoriale". 

Vengono citati una serie di casi che depongono in questa direzione come i nove milioni di euro destinati alla promozione dell'uso della lingua slovena nella pubblica amministrazione oppure i 4,5 milioni di euro in favore di eventi e convegni sul primo conflitto mondiale

Emblematica e paradossale è reputata poi la questione che ruota intorno alla società per azioni Stretto di Messina: nonostante il progetto della costruzione del ponte sullo stretto sia stato archiviato e nonostante la citata società sia stata messa in liquidazione nell'aprile del corrente anno, è stato presentato un emendamento per revocarne la messa in liquidazione. 

Alla luce di questi dati e di queste cifre si è acceso un dibattito, tanto a livello giornalistico quanto a livello di opinione pubblica, sul ricorso agli emendamenti come strumento cui i partiti fanno ricorso per spartire risorse da destinare ad iniziative locali e a sagre o per favorire certe lobby.


Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: