MEDIAevo n. 33, una rubrica di Paolo M. Storani - Questa puntata è dedicata alla memoria di Gloria Ascia, bambina di due anni e mezzo affetta da anemia drepanocitica (o falciforme) che il 2 settembre 2013, accompagnata dai genitori Antonino e Sara Avenia, incinta di cinque mesi, entrambi consulenti del lavoro a Gela, si trasferisce a Roma per un primo ricovero in day hospital, in vista del trapianto di midollo osseo del fratello Riccardo di sei anni. Era programmato per i primi ottobre.
L'11 settembre 2013 altro day hospital: alle h.18:45 i medici dicono alla mamma che la piccola è morta durante un intervento di routine per inserire un catetere.
Quella che segue è la terribile, atroce notizia che ha appena battuto, nel pomeriggio del 16.9.2013, il sito de La Stampa, diretta da Mario Calabresi.
"Secondo quanto riferiscono fonti interne al Policlinico sarebbe stato questo l'errore che ha causato il decesso della bambina. Un catetere per adulti al posto di quello per i bambini, perché in quel momento gli analoghi strumenti pediatrici erano finiti.
Sarebbe questo ...l'errore che è stato fatale a Gloria, la bambina di due anni e mezzo morta mercoledì scorso al Policlinico di Tor Vergata di Roma durante un intervento preparatorio a un trapianto di midollo osseo.
Il catetere venoso centrale, sequestrato dai magistrati, secondo i primi risultati dell'autopsia avrebbe lesionato l'atrio del cuore e la vena cava, causando un'emorragia massiva che ha poi invaso i polmoni e provocato il decesso.
L'intervento a cui doveva essere sottoposta la bambina non era una tracheotomia, ma un'operazione di routine a basso rischio".
Fonte www.lastampa.it del 16 settembre 2013.
Tale versione, ad onor del vero, è stata smentita categoricamente dal Direttore Generale del Policlinico, Enrico Bollero, si è anche appreso che l'anestesista è stato sospeso in attesa di ulteriori accertamenti. Ma come, non sostenevano che i genitori fossero poco lucidi quando denunciavano l'accaduto? Continueremo a tenere desta l'attenzione su questo episodio in cui a prima vista potrebbe essere ravvisata una carenza di cure post operatorie, anche in relazione che la piccola, stando a quanto ha scritto Repubblica a pag. 19 il 14.9.2013, era stata inspiegabilmente riportata in reparto.
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