MEDIAevo n. 28 di Paolo M. Storani - Stavolta la fonte informativa è ...autoprodotta: mi è appena pervenuta sull'iPad la newsletter della 'nostra' La Salute in Pillole e il mio interesse, tra i tanti stuzzicanti, è caduto sull'articolo intitolato "Fumo, associazioni oncologiche con Lorenzin, in auto è dannoso per i bimbi". Il lancio del bel magazine online è dedicato alle associazioni di oncologi che esprimono il proprio autorevole parere sulla proposta del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin di abolire il fumo in auto;
"accogliamo con grande favore" la proposta di "abolire il fumo nelle automobili di fronte ai bambini e donne incinte", affermano Stefano Cascinu, Professore ordinario di oncologia medica dell'Università Politecnica delle Marche di Ancona, nonché presidente dell'Aiom (Associazione italiana oncologia medica), Francesco Cognetti, direttore del dipartimento di oncologia medica dell'Istituto nazionale Regina Elena di Roma, presidente della Fondazione Insieme contro il cancro, e Francesco De Lorenzo, presidente di Aimac (Associazione italiana malati di cancro, parenti e amici) e Favo (Federazione italiana Associazioni volontariato in oncologia). "Dobbiamo combattere una battaglia a 360 gradi contro il fumo - sottolineano in una nota - la principale causa di insorgenza di tumore del polmone, come ha ormai dimostrato senza dubbi la ricerca medica.
Si deve impedire in primo luogo ai giovani di iniziare questo vizio.
Ma soprattutto dobbiamo agire nei confronti dei genitori che troppo spesso sottovalutano i danni del fumo passivo, ignorando invece quali danni provoca". "Troppo spesso - aggiungono - assistiamo a una sottovalutazione dei guai provocati dal tabagismo, mentre le cifre parlano chiaro: il tumore del polmone ormai è diventato una della prime cause di morte sia negli uomini che nelle donne. Le campagne di prevenzione sembrano non sortire gli effetti sperati, ma vanno potenziate ed intensificate". "Come Aiom - ricorda Cascinu - ormai da tre anni promuoviamo il progetto 'Non fare autogol', andando nelle scuole con i campioni di calcio per spiegare che la lotta al cancro inizia sui banchi di scuola. In base ai dati da noi raccolti, ci siamo resi conto di come troppo spesso i ragazzi iniziano a fumare per imitare i coetanei. Otto su 10, infatti, dichiarano di aver cominciato per essere alla pari degli altri amici. E sono fumatori ben 9 adolescenti su 10 se i genitori lo sono a loro volta". "Regna anche una forte ignoranza sugli effetti del fumo passivo - aggiunge Cognetti - che si ritiene, anche fra gli adulti, molto meno dannoso. Niente di più falso, soprattutto se a respirarlo sono i bambini. Ci auguriamo vivamente che la lettera aperta del ministro Lorenzin al Parlamento venga accolta al più presto". "I nostri piccoli - conclude De Lorenzo - non devono subire le scelte sbagliate dai genitori e degli adulti.
Così ho pensato di dedicare al fumo alla guida questa puntata della mia rubrichina. Mi sono anche ricordato di un pezzo che scrissi per Studio Cataldi il 5 ottobre 2010 intitolato "Fumare alla guida" sulla medesima tematica. Ricordo, infine,che molti lettori, tra i quali la cara Collega Anna Maria Bruni di Roma, scrissero alla rubrica Posta & Risposta; pubblicammo tali contributi nella puntata n. 5 del 21 ottobre 2010.
A questo punto passo la parola a Voi: è giusto o sbagliato estendere il divieto di fumare all'abitacolo dei veicoli?
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