La differenza tra atto notorio, dichiarazione sostitutiva di notorietà e autocertificazione. Cosa sono, come funzionano e gli esempi per scriverli

L'atto notorio

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Sempre più spesso vengono richiesti per il compimento di determinate pratiche atti quali l'atto notorio, la dichiarazione sostitutiva di notorietà e l'autocertificazione. In molti casi, i "non addetti ai lavori" sono all'oscuro della funzione, del valore e dell'efficacia di tali documenti, che molte volte vengono anche confusi tra di loro o, addirittura, ricondotti erroneamente alla stessa cosa.

Per cominciare, l'atto notorio (detto, anche, atto di notorietà o dichiarazione giurata) è un atto pubblico con il quale una persona, alla presenza di due o più testimoni, rende una dichiarazione su uno o più fatti notoriamente conosciuti da tali persone.

Che valore ha l'atto notorio?

In quanto atto pubblico, l'atto notorio fa prova legale sulla provenienza dal dichiarante e su quanto fatto o dichiarato davanti al funzionario pubblico o al privato esercente una pubblica funzione (si pensi ad esempio al notaio) che lo riceve. Non fa, invece, prova legale circa i contenuti delle dichiarazioni rese.

Chi può ricevere un atto notorio?

Nel nostro ordinamento l'atto notorio può essere ricevuto:


- dal cancelliere;
- dal notaio

in presenza di almeno due testimoni.

Si tenga presente che, in alcuni casi, può essere ricevuto solo dal Presidente del Tribunale o, per delega di questo, dal Cancelliere.

L'autocertificazione

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L'autocertificazione consiste, invece, in una dichiarazione firmata dal soggetto interessato sotto la sua responsabilità, con il fine si sostituire i certificati richiesti dalle pubbliche amministrazione e dai gestori di pubblici servizi.

Quando si ricorre all'autocertificazione?

L'autocertificazione può essere usata per dichiarare determinati fatti, stati o qualità personali. Più specificatamente, è possibile autocertificare:

- dati anagrafici e di stato civile (nascita, residenza, cittadinanza, maternità o paternità, stato di famiglia, godimento dei diritti politici, etc.),

- titoli di studio e qualifiche professionali (diploma, laurea, esami sostenuti, titoli di specializzazione o abilitazione, etc.),

- posizione giuridica (tutela, rappresentanza legale, etc.),

- situazione economica, fiscale e reddituale (reddito, codice fiscale, partita IVA, etc.).

E' possibile, poi, autocertificare:

- l'iscrizione ad albi o elenchi tenuti dalla P.A.,

- stato di disoccupazione,

- qualità di studente,

- qualità di pensionato e categoria di pensione,

- qualità di casalinga,

- posizione circa gli obblighi militari,

- iscrizione ad associazioni o formazioni sociali.

In quali casi si può ricorrere all'autocertificazione?

L'autocertificazione può essere utilizzata nei rapporti con:


- le Pubbliche Amministrazioni;
- i gestori di Servizi Pubblici quali Poste, Enel, Telecom,…;
- i privati che lo consentono.

Così come i privati, anche i tribunali non sono tenuti ad accettare le autocertificazioni.

Come si predispone l'autocertificazione?

L'autocertificazione va redatta in carta semplice, compilando i moduli scaricabili o quelli disponibili negli Uffici Comunali oppure predisponendola liberamente. La dichiarazione va poi firmata dall'interessato.

In calce è disponibile un fac-simile da utilizzare a tal fine.

Il documento può poi essere presentato:

- di persona;
- per lettera o fax. In questo caso occorre allegare la fotocopia del documento d'identità in corso di validità della persona che l'ha firmata.

La dichiarazione sostitutiva di atto notorio

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La dichiarazione sostitutiva di atto notorio è un documento con il quale è possibile attestare tutte le altre qualità personali, le situazioni e i fatti dei quali il dichiarante è a conoscenza e che non rientrano nei documenti che possono essere oggetto di autocertificazione.

Non possono essere autocertificati, né sono oggetto di dichiarazione sostitutiva di atto notorio i certificati di conformità CE, i certificati di marchi e brevetti e i certificati sanitari e veterinari.

In quali casi si può ricorrere alla dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà?

Al pari dell'autocertificazione, la dichiarazione sostitutiva di atto notorio può essere utilizzata nei rapporti con le PP.AA. e i gestori di Servizi Pubblici. I privati e i tribunali possono ma non devono necessariamente accettarla.

Come si predispone la dichiarazione sostitutiva di atto notorio?

La dichiarazione sostitutiva di atto notorio va fatta in carta libera e, se non è collegata ad alcuna domanda, va presentata con firma autenticata con applicazione della relativa marca da bollo. In tal caso è possibile inviarla per posta o tramite un terzo e non è indispensabile recarsi personalmente presso l'ufficio al quale è indirizzata.

L'autentica non è invece necessaria se la dichiarazione è collegata a una domanda. In tal caso va firmata dinanzi al dipendente addetto a riceverla o inviata per posta o via fax unitamente al documento di identità di chi firma.

In calce è disponibile un fac-simile di dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

Rifiuto di autocertificazione o dichiarazione sostitutiva

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Come comportarsi nell'ipotesi in cui il Pubblico Ufficiale rifiuta di accettare l'autocertificazione o la dichiarazione sostitutiva?

Il PU che rifiuta di ricevere la dichiarazione sostitutiva di notorietà o l'autocertificazione, nonostante sussistano tutti i requisiti per accettarla, commette il reato di cui all'art. 328 c.p., rubricato "Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione".
Va comunque tenuto conto del fatto che l'autocertificazione e le dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà non possono essere utilizzate nei rapporti fra privati o con l'Autorità Giudiziaria nello svolgimento di funzioni giurisdizionali.

Autocertificazione o dichiarazione sostitutiva presentata da cittadini stranieri

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Anche gli stranieri possono presentare le autocertificazioni e le dichiarazioni sostitutive di atto notorio.

A tal proposto occorre tuttavia distinguere l'ipotesi in cui la dichiarazione viene presentata da cittadini della Comunità Europea da quella in cui la stessa viene presentata da cittadini extracomunitari.
Nel primo caso nulla quaestio: si applicano le stesse modalità previste per i cittadini italiani.
I cittadini extracomunitari residenti in Italia, invece, possono autocertificare solo i dati e i fatti che possono essere verificati presso soggetti pubblici e privati italiani.

I fac-simile

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Di seguito i fac-simile da utilizzare per l'autocertificazione e la dichiarazione sostitutiva di atto notorio:

Fac-simile di autocertificazione

Dichiarazione sostitutiva di certificazione

(art. 46 d.p.r. n. 445/2000)

Io sottoscritto/a _____________________ nato/a _________________ (___) il ____________ e residente in ___________________ (__) via __________________________ n. ____, C.F.: __________________,

consapevole delle sanzioni penali applicabili in caso di dichiarazioni non veritiere e falsità degli atti, di cui all'art. 76 del d.p.r. n. 445/2000

dichiaro


____________________________________

(ad esempio: di essere in stato di disoccupazione, di aver conseguito la laurea in _____, di essere legale rappresentante della società, che la mia famiglia anagrafica si compone di ________,....)

Luogo, data _______

Firma del dichiarante __________

Fac-simile di dichiarazione sostitutiva di atto notorio

Dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà

(art. 47 d.p.r. n. 445/2000)

Io sottoscritto/a _____________________ nato/a _________________ (___) il ____________ e residente in ___________________ (__) via __________________________ n. ____, C.F.: __________________,

consapevole delle sanzioni penali applicabili in caso di dichiarazioni non veritiere e falsità degli atti, di cui all'art. 76 del d.p.r. n. 445/2000

dichiaro


____________________________________

Dichiaro altresì di essere stato/a informato/a che, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 10 della legge 675/96 i dati personali da me forniti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell'ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa.

Luogo, data _______

Firma del dichiarante __________

Ai sensi dell'art. 38 del d.p.r. n. 445/2000, la presente dichiarazione è sottoscritta dall'interessato in presenza del dipendente addetto / è sottoscritta e inviata all' ufficio competente via fax/tramite ..../ a mezzo racc. a/r, unitamente a copia fotostatica non autenticata del documento di identità del sottoscrittore.

Avv. Luisa Camboni - Studio Legale Avv.Luisa Camboni
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