di Licia Albertazzi - Provvedimento del Garante della Privacy n. 2433323 del 22 Maggio 2013. Nel bilanciare gli interessi contrapposti della tutela della sfera privata dei minori rispetto alle esigenze di garantire "sicurezza" agli stessi da parte dei genitori, l'autorità garante ha statuito la prevalenza del primo. Con il provvedimento in oggetto è stato vietato l'utilizzo indiscriminato delle webcam all'interno di un asilo nido di Ravenna.

Alla base della decisione la circostanza che, non essendo le registrazioni adeguatamente protette da sistemi di sicurezza, non solo i genitori avrebbero potuto accedere alle stesse, liberamente accessibili via web; e che, naturalmente, ciascun genitore avrebbe potuto controllare l'operato non solo del proprio figlio, ma anche degli altri bambini e degli insegnanti. La presenza di sistemi di videoregistrazione sarebbe stata dettata inoltre più che da un'esigenza di tutelare la sicurezza dei piccoli, per un sentimento di tranquillità dei genitori: ecco dunque venire meno l'interesse meritevole di tutela da parte dell'ordinamento, sicuramente più debole rispetto all'esigenza di proteggere la riservatezza e il libero sviluppo della personalità dei minori.

Illecita quindi la registrazione e la gestione di immagini operata dall'asilo poiché idonea a generare nel bambino il convincimento che la circostanza di essere sorvegliati sia "normale", ordinaria, distorcendo di conseguenza la sua percezione in fase di evoluzione.


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