Giulia Sarti ha ventisei anni, accento romagnolo, un volto pulito contornato da un caschetto di capelli castani, un diploma al liceo scientifico riminese "Einstein", una laurea in giurisprudenza autentica e non farlocca conseguita presso la facoltà di Bologna e una grande, incommensurabile passione per la legalità; abita Paolo Borsellino nel suo personale pantheon; partecipò nel 2010 ad una puntata di Servizio Pubblico di Michele Santoro; mentre la intervistava dal palco in alto la brava Giulia Innocenzi, mi colpì la semplicità di questa ragazza che poteva essere una mia giovanissima Collega o una mia praticante; da qualche giorno è parlamentare (meglio: cittadina), eletta in Emilia Romagna per M5S. Sono fatti quasi tutti così i candidati del Mahatma di Sant'Ilario.
Ho pensato casualmente (intendo una a caso) a lei quando ieri è rimbalzata la notizia sparata dal Corriere della Sera che Pier Luigi Bersani aveva incaricato uno sherpa autorevole, Vasco Errani, che ha preso il posto di ...Penati al fianco del Segretario Pd, di fare ...scouting tra i neofiti della politica eletti nelle fila di Beppe Grillo; per una curiosa coincidenza fare scouting, nella sostanza e negli effetti politici, è sinonimo, più o meno, di quel che ha portato Silvio Berlusconi a prenotare la piazza del 23 marzo: il PdL protesterà in relazione alla vicenda della presunta compravendita di Sergio De Gregorio, ex Presidente della Commissione Difesa del Senato, per l'iniziativa della Magistratura di indagare B per l'incredibile sabotaggio al Governo di Romano Prodi: il Prof bolognese venne disarcionato - scrive in prima pagina Repubblica edizione cartacea del 2 marzo 2013 - "il 24 gennaio 2008, si scopre adesso, con la corruzione dei parlamentari che erano stati eletti nella sua maggioranza e dovevano votargli la fiducia".
I giovani ed i meno giovani ma pur sempre dilettanti della politica eletti con le liste del MoVimento 5 Stelle sapranno certamente respingere al mittente tali adescamenti: hanno freschezza, competenza e spina dorsale; magari saranno loro (e saremo noi) ad andare in piazza per l'"attentato alla democrazia" (così lo ha definito la vittima Prodi a pag. 10 della testata diretta da Ezio Mauro) che allora si praticò e da cui il Paese non si è più ripreso.
Le macerie non sono soltanto a L'Aquila ed in Emilia per gli atroci terremoti: sono ovunque per il saccheggio dei beni comuni e per il martirio dei diritti civili. Si sono dilapidate cifre folli per progetti di nessuna utilità per il cittadino. Il cemento è riciclaggio di denaro sporco delle mafie che investono nel mattone.
Come scriveva Paolo Rumiz nel 2009 sempre su Repubblica, "non servono sismografi per capire dove passa il tunnel della Tav tra Bologna e Firenze. Basta seguire una traccia di foreste rinsecchite, alvei vuoti, macerie. Persino i cinghiali rifiutano di vivere lassù. Sopra la 'grande opera' esiste una scia di 'grandi disastri' che la segnala fedelmente": è rimasto scombussolato per sempre l'equilibrio idrico dell'area del Mugello e sono scomparsi in tutto cento chilometri di corsi d'acqua. Tutto questo disastro è servito a far risparmiare ventidue minuti di treno all'elite che viaggia da Firenze a Roma in Frecciarossa/Frecciargento/ora Italo, mentre quotidianamente la gente normale viaggia su carrozze regionali vecchie, sovraffollate, luride, maleodoranti, con bagni guasti, porte bloccate, stazioni in degrado, ritardi mostruosi e inconcepibili (i convogli partono al mattino già in ritardo "per la preparazione del treno": si svegliano tardi), macchine per i biglietti automatici rotte, vidimatrici di ticket prive di inchiostro: i politici che ci hanno ...sgovernato hanno privato del diritto alla mobilità tutte le fasce deboli della popolazione.
Torno al profilo di Giulia Sarti: nella crescita concomitante agli studi universitari è attiva nel gruppo Qui Bologna Libera sulla scia di Piero Ricca e del gruppo di Milano e comincia ad organizzare, dal dicembre 2007, il meetup di Bologna e fa parte di quella preziosissima riserva di legalità ch'è il Movimento Agende Rosse, sorto dall'iniziativa di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, fatto a brandelli di carne ed ossa dalla Mafia (o da pezzi immondi dello Stato?).
In Parlamento Giulia vuole metter mano al sistema giustizia, dal penale al civile, dall'amministrativo al tributario e vorrebbe ripensare l'esecuzione delle pene e provvedere al riordino delle carceri, che sono una vergogna euromondiale. Vuole maggiori fondi alla magistratura ed ai reparti investigativi. Io penso che nessuno dei politici vecchio stampo abbia ancora compreso davvero il fenomeno dirompente ed entusiasmante che promana dall'ingresso di questi ragazzi nelle stanze del potere decisionale. Auguroni, Giulia Sarti, cittadina qualunque che vuol fare qualcosa di buono per il suo martoriato Paese. Io dico che ci riuscirà molto di più e molto meglio di coloro che l'hanno preceduta. Di certo non potrà fare di peggio. Vedi anche: Speciale elezioni 2013
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