Non amo molto FB ma ogni tanto vengono postate piccole perle di saggezza, come quella che plaude al premier dell'Islanda. Olafur Ragnar Grimsson, apertamente anti-europeista, ha infatti dichiarato "non ci piegheremo all'Europa, non lasceremo solo il nostro popolo per permettere la speculazione delle banche, noi stiamo pagando il mutuo ai nostri cittadini, perché il mio popolo viene prima delle banche".

Al momento possiamo solo augurarci che il Governo che verrà possa garantirci lo stesso trattamento, visto che i precedenti non lo hanno fatto per nulla. Anzi. Lo scandalo (ennesimo) di Monte dei Paschi docet: meglio nascere banca (o forse banchiere sarebbe più fattibile ed auspicabile) che comune mortale.

Proprio in virtù del fatto che lo Stato ci elargirebbe prestiti, e dalle cifre esorbitanti, invece che costringerci a rivolgerci agli strozzini per pagare le tasse imposte. Prestiti dai nomi d'effetto, che dicono tutto e niente (come spesso accade in politica), che evocano personaggi cinematografici dal fascino tenebroso: Tremonti-BOND, Monti-BOND. A noi donne basterebbe chi interpreta 007, James-Bond, ossia Daniel Craig e i suoi bicipiti.

I Bond appena emessi, i Monti, hanno un valore di oltre 4 miliardi di euro. Una cifra pazzesca in questo momento di crisi. Che implica parecchi dubbi da parte di noi contribuenti, soprattutto quelli poco avvezzi alla macro-economia. E mi ci metto in testa alla lista. Prima tra tutte come uno Stato economicamente moribondo possa permettersi il lusso di produrre miliardi in titoli, e poter aspettare sino al 2016 per avere la cifra indietro.

Che il Monte dei Paschi sia una storica istituzione, un monumento dell'efficenza del nostro glorioso passato rinascimentale nessuno può negarlo, però, c'è un però. Perché questo caposaldo del nostro sistema bancario è stato affossato grazie a ruberie, non per disgrazie dovute ad eventi imprevedibili. Che so, un maxi-furto in un caveau super blindato genere Inside Man di Spike Lee; oppure meteorite che scansata la Russia grazie a Super Putin (anche qui traggo ispirazione da FB) ha colpito Siena e i mille detriti prodotti hanno annientato altrettanto filiali. Mandando così in fumo miliardi di banconote che lo Stato ha cortesemente deciso di dare in prestito.

E allora perché non tentare la via del salvataggio emettendo qualche bond anche per le migliaia di attività che soffrono e che sono destinate a chiudere, o per le famiglie in grosse difficoltà, ma anche per i single disoccupati o i pensionati. Per tutti quelli con un reddito sotto la soglia della decenza.

E se di soldi non se ne vogliono/ possono stampare basterebbe allora rinunciare a parte dei propri indennizzi da politico, seguendo il buon esempio dei grillini oppure recuperando fondi mangiati dalla mala-politica.

Per chiudere due chicche: "Nel 2010 ha superato lo "stress test" effettuato dal Committee of European Banking Supervisors (CEBS). Il test analizzava la solidità patrimoniale degli istituti bancari per verificare le capacità di resistenza alle crisi." (Wikipedia). Ed è "nata nel 1472 come monte di pietà per dare aiuto alle classi disagiate della popolazione della città di Siena"(Wikipedia).

Ah beh. Siamo messi bene allora.
E tu che ne pensi? Di la tua utilizzando lo spazio commenti qui sotto.
Barbara LG Sordi
Email barbaralgsordi@gmail.it

Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: