Gli immigrati che entrano clandestinamente nel nostro territorio devono comunque presentare un documento di identita'. La mancata esibizione dell'identificazione, infatti, d'ora in avanti dovra' essere considerata reato. Le Sezioni Unite Penali della Cassazione dirimono cosi' la dibattuta questione sugli stranieri clandestini che aveva diviso le varie sezioni della Suprema Corte che di volta in volta si sono occupate della questione. Accogliendo le richieste del sostituto procuratore generale della Cassazione, Gianfranco Ciani, piazza Cavour ha respinto il ricorso presentato da un clandestino, Mustapha M., che, forte di precedenti assoluzioni di immigrati che non avevano presentato il documento di identita', si e' rivolto alla Cassazione per vedersi annullare la condanna. Le Sezioni Unite penali, bocciando il ricorso, nell'informazione provvisoria hanno spiegato che 'integra reato la mancata esibizione, su richiesta degli ufficiali ed agenti di pubblica sicurezza, di un documento di identificazione da parte dello straniero clandestinamente entrato nel territorio dello Stato'. La mancata esibizione dell'identita', per le Sezioni Unite presiedute dal primo presidente Nicola Marvulli, non rappresenta 'giustificato motivo'.

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