Caro Zibaldone, i treni sono il posto più tranquillo per meditare e scrivere. Chiedetelo a Fabio Stassi, sensibile Persona a me cara che sta costruendo la sua brillante carriera di scrittore ...ferroviario - pendolare sul Viterbo/Roma e viceversa. Il mio luogo di lavoro precario è l'Intercity Roma/Ancona al cui interno, cinque file avanti alla mia, il Magistrato di Cassazione, Sostituto Procuratore Dr. Vito D'Ambrosio, giá Governatore della Regione Marche, sta aiutando un'anziana signora a posizionare il bagaglio.

Sostenne l'accusa nel maxi-processo istruito da Falcone e Borsellino, ai quali era legato da profonda amicizia. La notizia che circola da un po' nei palazzi della politica è che il Governo

sta valutando se introdurre il numero chiuso per l'accesso alla professione legale. Non per andare in direzione ostinata e contraria, ma ogni dazio d'ingresso, ogni barriera divisionale, ogni steccato mi risulta urticante. Le soluzioni allo studio dei Professori liberisti da nessuno eletti che molti propongono curiosamente di confermare in ogni caso, a prescindere dall'esito elettorale (aiuto!), sono varie. Quella meno condivisibile è a mio sommesso avviso la diga a valle: lo Stato ha formato dei giuristi nelle Università sostenendo pure costi considerevoli (non parliamo del carico che grava sulle famiglie in disagio economico) e poi li tiene in naftalina. Okay che con la laurea in giurisprudenza si fanno tante belle cose, ma tra le professioni giuridiche quella dell'avvocato a me pare la più delicata e, fatemelo dire, importante. E' quasi lo sbocco naturale del percorso universitario: la tutela dei diritti. Se la vox populi chiama "avvocato", non giudice o notaio o professore, un conoscente laureato in legge, un motivo dovrà pur esserci.

Su tutto il resto si può discutere: numero chiuso per l'accesso agli atenei, step intermedi nel corso accademico per valutare se il discente ha le orecchie del somaro...

Dopo una serie di manovre che restringono gli spazi operativi per i legali, il sapore dolciastro di questo ammiccante gesto distensivo sul fronte dell'avvocatura mi induce perplessità e sospetti. Sarà mica uno scambio: io Governo me la pianto di vessarvi in tutti i modi e voi avvocati sotterrate l'ascia di guerra? Al solito, c'è un ...player che ci perde di sicuro: il cittadino. Io vorrei confrontarmi con il pubblico di Studio Cataldi: meglio l'avvocatura a numero chiuso o no? Sotto con il sondaggio! E se volete potete anche lasciare i vostri commenti.

Il sondaggio è aperto vota anche tu!

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