La classica montagna che ha partorito un topolino. Con queste parole l'Osservatorio Antiplagio ha definito la recente approvazione del decreto sanità da parte del Consiglio dei Ministri, riferendosi in particolar modo alle nuove normative atte a prevenire le ludopatie.

L'Osservatorio ha fatto notare come il blocco agli spot che potrebbero istigare al gioco d'azzardo riguarderebbe soltanto i venti minuti precedenti e successivi ai programmi radiotelevisivi per minori, nella fascia oraria che va dalle 16 alle 19,30. "Il Governo Monti, nonostante i ripetuti appelli di Osservatorio Antiplagio, ha fatto finta di non sapere che la maggior parte di bambini e adolescenti, circa 3 milioni di minorenni, è davanti alla tv tra le 20:30 e le 22".

Secondo l'Osservatorio un prodotto che potenzialmente potrebbe creare dipendenza, malattia, disagio sociale e conflitti generazionali e familiari, anche nel contesto degli adulti, non dovrebbe essere mai pubblicizzato perché potrebbe paradossalmente fare più danni del fumo, che per legge non può invece essere reclamizzato.

"Il Governo quindi, smentendo se stesso, con questo decreto non ha pensato alla salute dei cittadini più deboli e suggestionabili" - ha proseguito l'associazione - "ma alle aziende che con le pubblicità ingannevoli di gratta e vinci, scommesse e newslot fanno business".

Per l'Osservatorio Antiplagio la nuova normativa farà aumentare i casi di gioco compulsivo anziché diminuirli, con conseguente incremento della spesa sanitaria per curare la patologia, in un contesto che contiene già 800 mila scommettitori attivi in un totale di due milioni di giocatori a rischio ludopatie.

Come simbolo di protesta per l'attuazione del decreto sanità, l'Osservatorio Antiplagio ha infine dichiarato di voler sospendere la propria attività a partire dal 15 settembre, e di indirizzare le chiamate delle vittime del gioco d'azzardo e dei ciarlatani ai centralini del Ministero della Salute.


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