"La cura del Governo Monti, funziona solo per i poveri cristi, famiglie e consumatori massacrati da manovre recessive che hanno prodotto un aumento della pressione fiscale,la più totale incertezza per il futuro lavorativo di giovani generazioni, per pensionati ed esodati che non sanno più a che Santo rivolgersi".

Con queste dure parole Federconsumatori ha introdotto il comunicato stampa nel quale ha ricordato che il debito pubblico italiano continua a crescere al ritmo di 7,4 miliardi di euro al mese: l'incremento sarebbe passato dai 1.935,8 miliardi di gennaio ai 1.972,9 miliardi di giugno, con un aumento di 37,1 miliardi.

Secondo un'ulteriore calcolo effettuato dall'associazione, il debito pubblico graverebbe di 32.881 euro per ogni abitante, con un incremento di 618 euro in più da gennaio per ciascun cittadino e con un ritmo di 123 euro al mese. "Non è sufficiente e lo ribadiamo per l'ennesima volta, raggiungere anche se necessario l'equilibrio dei conti, bisogna che sia messa in campo una fase importante funzionale allo sviluppo e alla crescita", ha dichiarato Federconsumatori.

L'associazione ha come sempre proposto diverse soluzioni: banche sul credito per famiglie ed imprese, allentamento del patto di stabilità dei comuni, utilizzo dei risparmi sugli sprechi e lotta incessante all'evasione fiscale.

Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef, hanno inoltre aggiunto la necessità di un piano immediato che si avvalga del 15% delle nostre riserve auree, ovvero circa 13 miliardi secondo le attuali quotazioni, da investire in infrastrutture, come una rete di comunicazione in fibra ottica, al fine di avere risvolti positivi sul piano del lavoro e una maggiore produttività per il Paese.


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