Federconsumatori ha fatto notare come i prezzi della benzina abbiano subito un'ulteriore rialzo, toccando punte molto elevate in alcune zone d'Italia. Quello che dovrebbe essere il prezzo consigliato sarebbe stato ritoccato di 1,5 centesimi fino a 1,89 euro al litro, con media ponderata attestata a quota 1,86 euro al litro, e punte massime di 1,932 euro al Meridione.

"Le revisioni al rialzo del costo della benzina sono, come ripetiamo da tempo, del tutto ingiustificati e si ripercuotono sul generale aumento dei prezzi" - ha dichiarato l'associazione - "basta pensare che l'inflazione nel mese di luglio si è attestata a quota 3% e il carrello della spesa risulta in aumento del 4% su base annua".

Per Federconsumatori è grave il fatto che i prezzi sarebbero stati ritoccati proprio in concomitanza con il consueto week-end da bollino rosso, nel quale la maggior parte dei cittadini si mette in viaggio per raggiungere i luoghi di villeggiatura in automobile. Prendendo in esame i prezzi massimi, un pieno sarebbe costato ben 95 euro per un utilitaria, con potenziale spesa di circa 190 euro per 100 litri di benzina.

Secondo l'associazione, inoltre, gli incrementi andrebbero ad annullare i promozioni e gli sconti applicati nel fine settimana, ed è per questa ragione che le tariffe in vigore nel week-end dovrebbero divenire permanenti.

"Occorre far stabilizzare il prezzo della benzina su un livello accettabile, provvedendo a contrastare i fenomeni speculativi", è quanto dichiarato Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. Riducendo i prezzi di 15-16 centesimi al litro, ogni automobilista risparmierebbe circa 8 euro a pieno, ovvero 192 euro su base annua.


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