Già parlammo dei gravi problemi economici che affliggono le piccole e medie imprese (PMI) elencando, sulla base dei dati della Cgia di Mestre, una serie infinita di tasse e balzelli che si devono accollare, a discapito dei propri bilanci. Non sempre però la burocrazia pare remare contro o esse totalmente ottusa e lo dimostra un'iniziativa del Governo, attraverso l'opera del Ministero delle Finanze, in cui si impegna ad aiutare le piccole e medie imprese in difficoltà. Il MIF, insieme con il Ministero delle risorse economiche e associazioni rappresentanti le imprese bancarie e non bancarie, hanno firmato un accordo lo sorso 28 febbraio; accordo con il quale si impegnano a mettere a disposizione liquidità per poter aiutare quelle realtà imprenditoriali che mostrano di avere le carte in regola per proseguire positivamente la propria attività. E che magari si trovano in una situazione nera causa crisi o altri imprevisti (vedi terremoto), non per mancanza certamente di buona volontà.

Va detto che la liquidità non viene dalle casse pubbliche, bensì è in parte virtuale. O meglio le PMI risparmiano realmente soldi, che vengono scontati da oneri su mutui o leasing (agevolando il pagamento delle rate mancanti), oppure grazie all'estensione ancora dei tempi di rientro del debito contratto. Non mancano naturalmente anche contributi "concreti" per finanziare progetti di sviluppo o potenziamento economico, in virtù dell'impegno a contrastare la recessione economica della nostra industria.

Al momento 10mila domande (su 16mila) presentate sono state approvate, per un totale di 3,5 miliardi di euro di debito da estinguere. Poter accedere alla moratoria è ancora possibile, la scadenza è infatti fissata per il 31 dicembre 2012.
Barbara LG Sordi
Email barbaralgsordi@gmail.it

Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: