In un'intervista rilasciata al settimanale del Corriere della Sera, Sette, il presidente del consiglio Monti dichiara che uno dei suoi incubi ricorrenti è quello di "arrivare in ritardo a tenere la mia lezione all'Università di Torino, a causa di scioperi o manifestazioni che bloccano i binari. Ho insegnato lì per nove anni in tempi duri dal punto di vista sociale e sindacale". Non so se questi sogni siano tuttora ricorrenti, perché ho il sospetto che ora a disturbare le notti del premier ci siano ben altri incubi, sotto forma di spread travestito da Merkel, che parla con la voce della Lagarde, ad esempio. Fatto sta che in qualche modo devono averlo segnato, a tal punto che il Governo
tramite un'apposita Commissione di Garanzia ha firmato una vera e propria tregua, o franchigia, da scioperi per il mese, sempre assai critico, di agosto. Queste franchigie altro non sono che periodi in cui la normativa esclude il ricorso a scioperi, in tutti quei settori regolamentati dalla legge 146/99 (legge che regola l'esercizio del diritto di sciopero nei servizi essenziali con lo scopo di non creare eccessivi disagi ai cittadini). Scioperi riguardanti soprattutto i mezzi di trasporto, punto dolente da sempre delle nostre estati italiane. Le franchigie sono un vero e proprio patto d'intesa tra Governo e sindacati dei trasportatori, da quelli aerei a quelli ferroviari, ai traghetti e ai mezzi di trasporto pubblico, così come dei Vigili del Fuoco Aeroportuali e degli addetti alla Circolazione della Sicurezza stradale. La tentazione di colpire in un momento delicato è da sempre molto forte e certamente con la legge 146/90 molto si è fatto per sensibilizzare socialmente, però non esclude totalmente il ricorso a scioperi, bensì garantisce solo i servizi minimi ed indispensabili per non creare troppi disagi. Con le franchigie invece nessun problema, gli scioperi sono esclusi tout-court.
Barbara LG Sordi
Email barbaralgsordi@gmail.it

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