POSTA e RISPOSTA n. 335 ospita il contributo di MAURO TINACCI, architrave tra i lettori di Studio Cataldi; alle h. 15:14 del 9 luglio 2012 ci invia il messaggio in bottiglia che segue: "Nella spending review, dovrebbero essere inseriti anche i compensi dei parlamentari, con annessi e connessi + tutti i privilegi. Certamente non è questa la voce di spesa che appianerebbe tutti i debiti, ma aiuterebbe tantissimi Italiani (me compreso) a ritrovare un po' di fiducia in gente, che dovrebbe essere aiutata individuando soluzioni o possibili alternative nella gestione della spesa pubblica, dello stato sociale, dell'istruzione, della sanità….., ma che si limita a salvaguardare le proprie posizioni e a garantirsi una continuità cercando di offrire ai propri elettori un'immagine "credibile". Dovrebbero essere comunque inserite anche le tassazioni sui grandi patrimoni, sulle transazioni finanziarie nonché sui capitali esportati all'estero …..ma nessuno a cominciare dal nostro Presidente del Consiglio ha il coraggio di affrontare e di sostenere l'argomento. Tutti fanno finta di aver dimenticato o di minimizzare l'importanza di queste problematiche. L'aspetto etico e morale per non parlare di quello umano della politica, a livello nazionale, ma anche a livello regionale, provinciale, comunale… non ha più nessun valore, ed è questo che è molto triste.
Se anche voi non trovate il modo di sostenere questi aspetti allora veramente nessuno "sa più a che santo votarsi" o quale grillo sostenere. Cordiali saluti". - Grazie, caro Mauro, del Tuo monito: pigi su un tasto che Studio Cataldi preme spesso e ci impegneremo ancor di più per l'avvenire. Te lo promettiamo. Amara MARIELLA CATALLI nel post delle h. 18:04 del 6 luglio 2012: "per quanto ci diamo da fare siamo sempre sudditi". Ahimé, concordo cara Mariella, che ci scrivi dall'account mariella.catalli@virgilio.it. Concludo a proposito degli armamenti non tagliati con una simpatica lettera che CLAUDIO BILLO mi invia alle h. 17:50 del 9 luglio 2012 dall'account claudio.billo@gmail.com: "Egr. avv. Paolo Storani, che è, malato d'utopia? Non fa bella mostra il primo ministro davanti ad un letto d'un moribondo, ma, vuoi mettere, davanti alla portaerei con gli aerei alle spalle in fase di decollo? E poi, scusi, non è elegante e degno d'un primo ministro che parla 3÷4 lingue. Siamo seri: questi TECNICI si credono SALVATORI D'ITALIA, e, nella foga d'entusiasmo che li ha assaliti si sono comportati secondo la necessità impellenti del momento: come schegge, solo che sembrano impazzite! Le faccio tanti auguri di veder realizzato il suo meraviglioso sogno". Ricambio, Claudio carissimo.
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