In attesa della versione definitiva della Spending Review, giungono le prime indiscrezioni su modifiche o conferme
In attesa della versione definitiva della Spending Review, giungono le prime indiscrezioni su modifiche o conferme. Alcune potranno far piacere, altre un po' meno; come sempre avviene quando si devono far quadrare i conti, soprattutto quelli pubblici.

Innanzitutto si dovrebbero salvare gli enti ospedalieri con un numero di posti letto inferiore a 80, anche se si dovranno certamente rivedere i singoli casi per valutarne la "ragion d'essere", fondamentale per poter proseguire nella fornitura di servizi. Altro punto che sarebbe stato rivisto è il taglio delle province, ipotizzato quasi da subito dal Governo Monti, anche se forse riapparirà nella versione attesa ad agosto.

Intanto gioiamo un po' anche noi comuni cittadini, e consumatori, perché l'IVA (già aumentata ad inizio anno) non dovrebbe subire il temuto aumento post-vacanze, previsto appunto per ottobre 2012. Grazie a quanto promesso nelle buone intenzioni del decreto, ossia recuperare dal pubblico per non aumentare troppo i costi dei beni di consumo nel privato (e non abbattere troppo la già sofferente economia!), le imposte del 10% e 21% non aumenteranno dei due punti previsti. O meglio, lo faranno solo nel luglio del 2013; per poi ridursi nuovamente di un punto dal gennaio 2014. Insomma alla fin della fiera tra due anni ci ritroveremo comunque con l'IVA aumentata, di un sol punto però. Altra buona notizia è la cifra di ben 130 milioni da destinarsi all'acquisto di libri di testo scolastici, che verrebbero dunque distribuiti gratuitamente. Attendiamo ovviamente delucidazioni su chi ne sarà beneficiario. Ben 5 milioni saranno risparmiati anche nella gestione di Palazzo Chigi, grazie alla riduzione delle spese di funzionamento. Non ci sarà invece alcun taglio (ne erano stati previsti per ben 100 milioni) per gli armamenti.

Confermata invece la riduzione di 30 milioni di contributi alle TV locali e il taglio di collaboratori con contratti Co.co.co., ormai spariti da anni ma rimasti in vita negli enti pubblici, non si sa per quale strano motivo. Spariranno i lavoratori o verranno rivisti i loro contratti? Si spera nella seconda delle ipotesi naturalmente, ma i dubbi sono ovviamente fortissimi. Intanto per 55.000 lavoratori esodati, cioè invitati a lasciare il posto di lavoro perché prossimi alla pensione (e che si sono ritrovati senza lavoro e reddito per l'innalzamento dell'età pensionabile), è stata garantita una tutela economica. Si raggiunge così un totale di 120.000 di senza reddito e pensione aiutati dal decreto.

Buone notizie anche riguardo una delle situazioni di emergenza in cui l'Italia si è trovata quest'anno: la neve. Per i danni subiti a causa delle copiose nevicate, nel mese di febbraio e soprattutto nel centro-sud Italia, saranno messi a disposizione 9 milioni. Anche gli autotrasportatori di merci riceveranno ben 400 milioni nel 2013, a sostegno del settore. Annullato anche il taglio di 10 milioni, previsto per il 2013, dai fondi destinati alle vittime dell'uranio impoverito.

Insomma in attesa che il Consiglio dei Ministri produca l'attesa bozza definitiva, noi andiamo avanti a ben sperare!
Barbara LG Sordi
Email barbaralgsordi@gmail.it

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