Dopo che il governo ha incassato la fiducia sul maxiemendamento al decreto sulle liberalizzazioni il provvedimento passa ora all'aula di Palazzo Madama. Sono molte le novità in vista a partire da banche, taxi, professioni, farmacie, carburanti . Per quanto riguarda le banche una novità significativa è quella che riguarda le clausole sulle linee di credito. Diventano nulle "tutte le clausole, comunque denominate, che prevedano commissioni a favore delle banche a fronte della concessione di linee di credito, della loro messa a disposizione, del loro mantenimento in essere, del loro utilizzo anche nel caso di sconfinamento in assenza di affidamento ovvero oltre il limite del fido". Non sarà più necessario, per i vecchi mutui, andare dal notaio ad estinguere le ipoteche. Per quanto riguarda invece la concessione di mutui da parte della banca, non ci potrà essere più il vincolo per il cliente ad aprire un conto corrente. Per quanto riguarda poi i conti correnti aperti da pensionati con un reddito mensile inferiore a 5 1500, le spese di gestione saranno gratuite. In sostanza dovranno essere gratuite le spese di apertura, di accredito e di prelievo sui conti correnti.

Il tetto per l'apertura di nuove farmacie viene fissato a 3.300 abitanti. Sarà possibile inoltre nelle parafarmacie e nei corner della grande distribuzione la vendita di farmaci di fascia C, galenici e veterinari. Liberi anche gli orari di apertura e sarà possibile per i farmacisti applicare sconti sui farmaci e vendere pasticche monodose.

per quanto riguarda i carburanti non sarà più applicata la commissione per chi paga con il bancomat fino a un massimo di 100 euro. I proprietari degli impianti di distribuzione inoltre potranno rifornirsi da qualsiasi distributore.

Altra novità riguarda i debiti della pubblica amministrazione per i quali vengono stanziati 5,7 miliardi destinati al pagamento delle imprese creditrici. Sarà possibile, a richiesta, ottenere un rimborso anche mediante l'assegnazione di titoli di Stato.

Un giro di vite arriva contro le frodi ai danni delle assicurazioni si prevedono fino a cinque anni di carcere aumentando così le attuali sanzioni che prevedono pene da sei mesi a quattro anni. La sanzione riguarda chi distrugge, disperde, deteriora od occulta cose di sua proprieta', falsifica o altera una polizza o la documentazione relativi al sinistro al fine di conseguire per se' o per altri l'indennizzo' da parte dell'assicurazione.

A partire dal prossimo anno la Chiesa dovrà pagare l'IMU, anche per gli immobili che non siano d'uso esclusivamente commerciale.

Per quanto riguarda la responsabilità civile automobilistica le nuove norme prevedono che gli automobilisti virtuosi potranno pagare la stessa tariffa su tutto il territorio nazionale. Gli assicuratori inoltre dovranno proporre almeno tre offerte di diverse compagnie. C'è poi lo stop si risarcimenti per lesioni permanenti di lieve entità che non possono essere verificate.

Sul fronte delle professioni si conferma lo stop alle tariffe professionali ma il preventivo obbligatorio non dovrà essere in forma scritta e non ci sarà comunque un illecito professionale per chi non rispetta la norma.

Per quanto riguarda i tribunali per le imprese, oltre alle 12 sedi inizialmente previste Se ne aggiungono altre 7 più una sezione specializzata presso la corte d'appello di Brescia.

Da ultimo in relazione ai taxi saranno i sindaci a decidere sull'aumento delle licenze.
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Altre novità sul DL Liberalizzazioni

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