Casper, l'associazione formata da Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori, ha convinto l'Antitrust ad aprire un fascicolo sulle problematiche registrate in tutta Italia nel settore ferroviario nel recente periodo di emergenza neve. L'associazione ha chiesto di indagare in particolar modo nei confronti di Trenitalia e del martirio vissuto dai viaggiatori dell'Intercity 615 Bologna-Taranto, l'Intercity 9823 Milano-Pescara, del regionale 3378 Roma-Pescara, e di numerosi altri convogli rimasti in taluni casi fermi per ore sui binari. Nell'esposto del Casper si faceva soprattutto riferimento a "misure palesemente insufficienti o quantomeno tardive", alludendo agli enormi disagi subiti dai passeggeri e dai ritardi nei soccorsi e nell'assistenza agli stessi: secondo l'associazione, le Ferrovie dello Stato non avrebbero inoltre saputo far fronte ad un'emergenza ampiamente preannunciata, non riuscendo a garantire né la normale circolazione, né la dovuta informazione ai viaggiatori rimasti intrappolati nei treni. Secondo l'Adoc, il Codacons, il Movimento Difesa del Cittadino e l'Unione Nazionale Consumatori, si tratterebbe inoltre di recidiva per Trenitalia e Ferrovie dello Stato, poiché le situazioni verificatesi nelle scorse settimane sarebbero in una certa misura analoghe a quelle già vissute da molti viaggiatori del nostro paese nel periodo dal 17 al 19 dicembre 2010, quando un'altra improvvisa ondata di neve aveva messo in ginocchio i trasporti ferroviari. L'Antitrust effettuerà quindi ulteriori indagini e in caso di illeciti a danno dei consumatori prenderà i dovuti provvedimenti sulla base delle leggi vigenti.

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