In un comunicato stampa della Cgil, il segretario confederale Fammoni, mette in evidenza la situazione drammatica del lavoro in Italia. È in aumento il tiraggio della CIG, afferma, facendo riferimento ai primi nove mesi del 2011 rapportati allo stesso periodo dell'anno precedente. "La realtà attuale, difficile e drammatica del lavoro - afferma - è che cala la richiesta di autorizzazione di ammortizzatori perché è in atto una espulsione di lavoratori da parte delle imprese e che, contemporaneamente non cala l'uso effettivo della cassa, rispetto agli anni precedenti in particolare di straordinaria e deroga". Secondo Fammoni è urgente porre rimedio a questa tendenza ed avverte che sono molte le aziende che prevedendo una produzione piatta per il 2012 si stanno orientando verso scelte analoghe con la conseguenza che "aumenterà in modo drammatico una disoccupazione reale già del 13%". La conferma - secondo Fammoni - "è nei dati sulla disoccupazione e sulla mobilità. Rispetto allo scorso anno i beneficiari di indennità sono più alti sia nella disoccupazione ordinaria, che in quella con requisiti ridotti e nella mobilità. In media ben 50.000 unità mensili in, nonostante che dopo 3 anni di crisi sia drasticamente calato il numero di lavoratori che può raggiungere i requisiti necessari. Questo a settembre, ma la realtà di fine anno indica che la situazione è già peggiorata". Il dirigente sindacale ritiene quindi indispensabile una riforma organica che preveda anche misure straordinarie per chi non ha modo di accedere agli ammortizzatori sociali oppure per chi non ne può più usufruire. Ma va anche cambiato l'intervento sulle pensioni
che non fa altro che aggravare la situazione del lavoro. Se si vuol far ripartire la produzione la vera priorità è puntare sullo sviluppo, la crescita e l'aiuto ai consumi, conclude Fammoni.

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