Un colpo durissimo per lavoratori e pensionati. Sono queste le parole del segretario generale della Cgil Susanna Camusso a proposito dell'ipotizzata manovra anticrisi. Se venissero confermate le misure sulla previdenza - spiega la sindacalista - ci troveremmo di fronte a un colpo durissimo per i redditi dei pensionati e a un allungamento davvero insostenibile "per lavoratori e lavoratrici che si troverebbero sconvolte le prospettive di pensione e molto incrementati gli anni di lavoro". Ricordiamo che l'ipotizzata manovra potrebbe comportare un incremento degli anni di contribuzione necessari per andare in pensione portandoli a 41 per le donne e a 42 per gli uomini. La Camusso terrà questo pomeriggio alle ore 16 presso la sede di Corso Italia una conferenza stampa per riferire in merito all'incontro di questa mattina a Palazzo Chigi. "La CGIL - spiega Camusso - non rinuncerà ovviamente a proporre, anche al Parlamento
modifiche concrete affinché la parola equità assuma significato. Alla luce poi dei provvedimenti che verranno emanati nella loro interezza, la CGIL esprimerà il suo giudizio compiuto". Un giudizio negativo arriva anche dalla Cisl secondo cui tra le altre cose il passaggio al contributivo e l'aumento dell'età sarebbero troppo veloci. La UIL dal canto suo riconosce che è necessario fare sacrifici ma ribadisce che non devono essere sempre gli stessi a farli.

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