E' finita l'attesa degli operatori del settore, per l'arrivo del nuovo decreto sugli incentivi alla produzione di energia rinnovabile. Dopo i timori delle settimane scorse, per l'annuncio di tagli agli incentivi, da parte del governo, ma in misura e modalità ancora non comunicate ai mercati, il 5 maggio scorso è stato firmato un decreto interministeriale, che riassetta la materia. Il decreto si pone l'obiettivo di raggiungere una potenza installata di 23000 MG di energia derivante dal fotovoltaico, che dovrebbero essere raggiunti entro il 31 dicembre del 2016. Il costo degli incentivi si attesterebbe sui 6-7 miliardi di euro fino a quella data. Potranno beneficiare degli incentivi le persone fisiche, le persone giuridiche
, soggetti pubblici e unità immobiliari e edifici condominiali. Il nuovo schema degli incentivi sarà applicato per gli impianti fotovoltaici, che entreranno in funzione in data successiva al 31 maggio prossimo. Il decreto prevede un taglio secco del 30% degli incentivi, che saranno però più generosi in caso di costruzione di impianti che sostituiscano l'amianto, o per la realizzazione di impianti in aree da bonificare o soggette al recupero ambientale. Tuttavia, malgrado il taglio degli incentivi, gli operatori non sono preoccupati, perché anzi già a partire dal 2013 si raggiungerà l'obiettivo della "grid parity", ossia l'energia solare diventerà comunque più conveniente delle altre forme alternative di energia. In particolare, si calcola che già dal 2013 saranno più convenienti gli impianti solari, per la produzione di 100KW, mentre per gli impianti per le famiglie, con produzione di 3 KW, la convenienza anche senza incentivi scatterà già dal 2015.

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