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IRES: imposta sul reddito delle società

L'imposta sul reddito delle società (IRES), disciplinata dal TUIR, è una imposta personale e proporzionale che si ottiene tramite applicazione di un'aliquota unica ai profitti delle società. L'aliquota Ires è pari al 24%

IRES, cos'è e come è disciplinata

Entrata in vigore dal 1° gennaio 2004, come previsto dal D.lgs. n. 344/2003, l’IRES ha sostituito la previgente imposta sul reddito delle persone giuridiche (IRPEG), al fine di adeguare il regime fiscale delle imprese e dei capitali alla situazione della maggior parte degli altri Paesi dell'Unione Europea, in un'ottica di modernizzazione. 
Oggi, la disciplina dell'Ires, è contenuta nel titolo II del Dpr n. 917/1986 (Testo Unico delle Imposte sui redditi - TUIR). 

Aliquota Ires

L'aliquota di imposta è cambiata nel tempo con una certa frequenza: tra il 2008 e il 2016 è stata del 27.5%, e tra il 2004 e il 2007 era al 33%. Ai tempi dell'IRPEG, invece, era del 37% nel 2000, del 36% nel 2001 e nel 2002 e del 34% nel 2003. 
Dalla legge di Stabilità del 2016 l'aliquota Ires è stata ridotta al 24%, valore confermato anche nel 2022. 

Chi è soggetto all'Ires 

I soggetti passivi IRES sono le società di mutua assicurazione, le società cooperative e le società di capitali (per azioni, in accomandita per azioni, ecc.) residenti nel territorio italiano, gli enti pubblici, gli enti privati, i consorzi e i trust residenti nel territorio italiano (sia che abbiano come oggetto principale o esclusivo l'esercizio di attività commerciale, sia che non lo abbiano), e - in più - qualsiasi tipo di società, con o senza personalità giuridica (compresi i trust), non residente nel territorio italiano, per i redditi prodotti in Italia.

Imposta sul reddito delle società e trust

Anche i trust sono soggetti passivi IRES: ciò avviene dal 2007, anno in cui queste organizzazioni hanno iniziato a essere tassate per trasparenza (vale a dire in proporzione alla quota di partecipazione che è stata definita con l'atto costitutivo o con altri documenti; in assenza di tale definizione, la quota è suddivisa in parti uguali in capo ai beneficiari, se individuati). 

A seconda dell'attività che il trust svolge - può essere commerciale o non commerciale - esso viene classificato dal comma 1 dell'articolo 73 del Tuir: ciò vale sia per i trust residenti che per quelli non residenti in Italia. 

Come si versa l'Ires

Il versamento dell'Imposta sul Reddito delle Società si effettua con modello F24, specificando il codice tributo istituito dall’Agenzia delle Entrate, che varie a seconda dei casi: 

  • per l'imposta rideterminata ai fini IRES in seguito alla plusvalenza non reinvestita derivante dalla cessione di partecipazione qualificata, infatti, il codice tributo è il 1132;
  • per l'acconto della prima rata IRES il codice tributo è il 2001;
  • per l'acconto della seconda rata IRES o il pagamento in una soluzione unica il codice tributo è il 2002;
  • per il saldo IRES il codice tributo è il 2003;
  • per l'addizionale IRES il codice tributo è il 2004;
  • per gli interessi di pagamento dilazionato con importi rateizzabili il codice tributo è il 1668.

Come si calcola l'Imposta sul Reddito delle Società

Il calcolo dell'Imposta sul Reddito delle Società varia a seconda del tipo di società: 
  • per gli enti non commerciali residenti nel territorio italiano - che sono tenuti ad aprire una partita Iva e devono tenere una contabilità separata per l'attività commerciale eventualmente svolta - bisogna tenere conto di un reddito complessivo che è dato dalla somma di tutte le categorie di reddito, sulla base delle regole di determinazione che la normativa IRPEF prevede per ognuna di esse;
  • per le altre società, una volta che è stata determinata la base imponibile non c'è altro da fare che applicare l'aliquota, che - come detto - è pari al 24%.

Come calcolare la base imponibile

Per individuare la base imponibile è necessario adottare un metodo specifico che varia in funzione del soggetto passivo: 

  • per le società di capitali e gli enti residenti, infatti, la base imponibile dell'IRES si determina considerando come reddito di impresa, per presunzione, qualsiasi tipo di reddito, a prescindere dalla fonte (c.d. "principio di attrazione"), partendo dall'utile di esercizio che deriva dal conto economico. Il valore in questione, poi, va rettificato in modo da contare anche le variazioni fiscali stabilite dal TUIR, siano esse in diminuzione o in aumento, come le percentuali di deducibilità previste per le spese di rappresentanza; 

  • per quel che riguarda le società di capitali e gli enti non residenti, invece, sono solo i redditi che vengono prodotti nel territorio italiano a costituire la base imponibile. 

In realtà poi è necessario operare ulteriori distinzioni, stabilendo se viene svolta o meno un'attività commerciale e se, nel caso di un'attività commerciale, nel territorio italiano è presente una stabile organizzazione. 

In pratica, per gli enti e le società non residenti che svolgono attività commerciale con una stabile organizzazione nel territorio italiano, è la stessa stabile organizzazione ad assorbire i redditi e a redigere un conto economico apposito, con il regime fiscale applicato uguale al regime delle società commerciali residenti. 

Nel caso in cui non vi sia una stabile organizzazione, in presenza di attività commerciale bisogna seguire le regole individuate dal titolo I del TUIR a proposito di IRPEF. Per gli enti non commerciali, infine, la base imponibile viene determinata sulla base delle regole in vigore per le persone fisiche.

Quando presentare la dichiarazione IRES

I soggetti IRES devono presentare il modello Redditi SC ogni anno, inviando la dichiarazione all'Agenzia delle Entrate entro l'ultimo giorno dell'undicesimo mese successivo a quello di chiusura del periodo di imposta. 

Laddove la società o l'ente abbiano il periodo di imposta coincidente con l'anno solare, il termine è fissato al 30 novembre di ogni anno. 

L'Agenzia delle Entrate mette a disposizione il software gratuito RedditiOnLine SC per la compilazione della dichiarazione Redditi SC. Una volta compilato il modello, la dichiarazione va inviata online tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (serve Spid o le credenziali Fisconline/Entratel, ovvero la Carta nazionale dei servizi). Una volta effettuato l'invio, ove non vengano rilevati errori, il sistema invia al contribuente una comunicazione di conferma della presentazione della dichiarazione. 

A quel punto il pagamento delle somme dovute avviene tramite l'F24 (per maggiori info consultare la pagina dedicata alla dichiarazione Ires sul sito dell'Agenzia delle Entrate). 

Tenuta dei registri contabili

I soggetti IRES devono tenere ai fini fiscali le seguenti scritture contabili obbligatorie: libro giornale, degli inventari, scritture ausiliarie, registro dei beni ammortizzabili e registri previsti dalla normativa Iva, libri sociali obbligatori previsti ai fini civilistici. 

I registri contabili vanno conservati per i 5 anni successivi a quello di presentazione della dichiarazione annuale, che salgono a 7 se la dichiarazione non è stata presentata. Ad ogni modo, dal punto di vista civilistico le scritture contabili vanno comunque conservate per 10 anni.

Esenzioni IRES

L'art. 74 del TUIR esclude dalla soggettività passiva IRES gli organi e le amministrazioni dello Stato, oltre ai principali enti locali (Regioni, province, comuni). 

Sono, inoltre, esenti dall’imposta sulle società i redditi degli organismi di investimento collettivo del risparmio istituiti in Italia e di quelli con sede in Lussemburgo, nei casi previsti dall'art. 73, comma 5-quinquies TUIR. 

Data aggiornamento: 13 marzo 2022