Le visite fiscali (o visite mediche di controllo) sono degli accertamenti predisposti dal datore di lavoro (o dall'Inps o Asl) nei confronti dei lavoratori assenti dal lavoro per malattia

Visite fiscali: cosa sono

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Le visite mediche di controllo (VMC), note come visite fiscali, nel diritto del lavoro italiano, sono, dunque, degli accertamenti predisposti in genere dal datore di lavoro (ma anche dall'Inps o dall'Asl), volti ad escludere che si perpetrino abusi dell'istituto e che i dipendenti si fingano malati per non andare a lavoro, senza perdere ferie o retribuzione.

Obbligo di reperibilità e orari visite fiscali

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Di conseguenza, il lavoratore assente per malattia è obbligato, sin dal primo giorno di assenza, a rendersi reperibile presso il domicilio indicato nel certificato medico, al fine di sottoporsi alle visite fiscali. Chi si rende irreperibile è passibile di sanzioni disciplinari.

Tuttavia, l'obbligo di reperibilità non si protrae per tutta la giornata, ma è circoscritto a fasce orarie prestabilite, che ad oggi sono differenziate tra dipendenti pubblici e dipendenti privati ma che presto, in virtù delle modifiche introdotte dal decreto legislativo numero 75/2017, dovrebbero essere armonizzate tra le due categorie.

Secondo la disciplina attuale, i dipendenti privati sono tenuti a rendersi reperibili per sottoporsi alle visite fiscali sette giorni su sette, comprese le festività, dalle ore 10:00 alle ore 12:00 e dalle ore 17:00 alle ore 19:00. Anche i dipendenti pubblici devono rendersi disponibili dal lunedì alla domenica, anche se festivi, ma dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 18:00.

Al di fuori di tali fasce orarie, i lavoratori possono assentarsi dal domicilio indicato per la reperibilità, chiaramente purché ciò non comprometta la loro guarigione.

Per approfondimenti vai alla guida Gli orari delle visite fiscali

La competenza per le visite fiscali

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A seguito dell'emanazione del decreto legislativo numero 75/2017, dal 1° settembre 2017 la competenza ad effettuare le visite fiscali non è più divisa tra Inps e Asl.

È stato infatti istituito un Polo unico per le visite fiscali, in base al quale la competenza per le Visite Mediche di Controllo è attribuita all'Inps in via esclusiva, sia che le VMC siano richieste dai datori di lavoro, pubblici o privati, sia che vengano effettuate d'ufficio.

È possibile che il lavoratore sia sottoposto a visita anche più volte nel corso della medesima giornata.

Domanda visita fiscale da parte del datore di lavoro

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Se il datore di lavoro intende accertarsi dell'effettivo stato di malattia del proprio dipendente, deve quindi ora inoltrare richiesta esclusivamente all'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, a prescindere dal fatto che operi nel settore pubblico o nel settore privato.

A tal fine, va utilizzato il servizio online, con disposizioni transitorie per chi non si sia ancora abilitato. Tramite il portale telematico è possibile, poi, consultare anche l'esito degli accertamenti e lo stato delle richieste che sono state inviate.

Eccezioni all'obbligo di reperibilità

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In alcuni casi, il lavoratore in malattia è esonerato dall'obbligo di rispettare le fasce di reperibilità.

Con riferimento al settore pubblico, ci si riferisce ai casi di patologie gravi che richiedono terapie salvavita, di malattie per le quali è stata riconosciuta la causa di servizio, di stati patologici che sono sottesi o connessi a una situazione di invalidità riconosciuta, di infortunio sul lavoro.

In tutti gli altri casi in cui abbiano la necessità di assentarsi dal domicilio durante gli orari in cui devono rendersi reperibili (ad esempio per sottoporsi a visite specialistiche), i lavoratori pubblici devono darne preventiva e motivata comunicazione all'amministrazione di appartenenza, che, a sua volta, provvederà a informare l'Inps.

I dipendenti privati, invece, sono esonerati dall'obbligo di reperibilità solo se soffrono di patologie gravi o se sono affetti da malattie che comportano una situazione di invalidità in misura pari o superiore al 67%.

Valeria Zeppilli

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